Il Carso di Umberto Vittori

| | |

di Paolo Cartagine

 

Umberto Vittori, classe 1928, nel gennaio 2023 presenta al Circolo Fotografico Triestino (CFT) in via Zovenzoni 4 la Mostra in bianco-nero Pietra carsica.

Vittori, decano dei fotoamatori triestini, iniziò a fotografare a 17 anni con una macchina fotografica d’occasione acquistata dopo aver venduto l’enciclopedia di famiglia. Nel ’49 realizzò un reportage sulla campagna elettorale delle prime elezioni libere a Trieste nel secondo dopoguerra.

Iscritto dal ’63 al CFT, di cui ora è Socio onorario, si è sempre fatto ben volere per la spontanea simpatia, il dialogo aperto, la capacità di trasmettere la propria passione per la fotografia.

Presente in innumerevoli mostre personali e collettive in Italia e all’estero, ha ricevuto significativi riconoscimenti in Concorsi fotografici nazionali e internazionali. Eccellente stampatore di bianco-nero analogico dall’inconfondibile stile e personalità, ha trasferito questa abilità nel mondo digitale agendo da par suo con nuove macchine, computer e software di elaborazione che, da subito, ha padroneggiato al meglio.

Di assoluto rilievo il fatto che la prestigiosa Galleria Keith de Lellis di New York abbia acquistato qualche anno fa oltre cento sue foto vintage bianco-nero riguardanti il nostro territorio, da lui stampate attorno agli anni settanta. Pertanto, Vittori si trova proiettato oltre Oceano vicino ai grandi della fotografia italiana e in rappresentanza della stessa, traguardo che pochi fotoamatori possono vantare.

La Mostra sintetizza un arco temporale che va dagli anni sessanta ai giorni nostri, da Duino alla Val Rosandra con puntate anche oltre confine. Sono immagini dedicate al Carso – ambiente, natura, territorio e persone – che l’autore ha sempre amato, che continua a sentire vicino e che valorizza attraverso le immagini. Il metodo: osservare con sguardo acuto, lasciar agire l’emotività, condensare le proprie sensazioni in scatti unici e irripetibili.

Il titolo è anche il filo conduttore della narrazione sviluppata con una quarantina di foto inedite alla ricerca soprattutto degli aspetti naturali del Carso: il punto di arrivo è una realistica documentazione visiva di un territorio quasi incontaminato.

Con Pietra carsica, il Circolo Fotografico Triestino avvia l’articolato programma di eventi che, affiancando l’ordinaria attività, porterà a celebrare i cent’anni di vita del sodalizio (uno dei più longevi d’Italia) fondato nel 1925 dal dott. Roberto Zuculin.

 

Autoscatto

anni settanta