Per caute sopravvivenze

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Un piccolo dizionario

di Malagigio

 

NORMALE

 

Aggettivo qualificativo gravemente offensivo. È stata per esempio riportata da molti giornali la notizia che una prestigiosa azienda dal mercato planetario ha bandito l’aggettivo normale dalle etichette di tutti i suoi prodotti di bellezza: creme, balsami e shampoo. Non sono decisioni che si prendono a cuor leggero. E infatti è stato preceduto da un capillare ed esoso sondaggio: da cui è risultato che il 70% non comprerebbe mai uno shampoo per capelli normali. Nel dizionario Treccani tra i sinonimi di normale c’è ordinario, mentre tra i contrari c’è eccezionale: proprio come i nostri capelli. E tra i sinonimi di ordinario c’è banale. Vedi cosa succede a sinonimizzare. Un’altra casa di shampoo mondiale tiene sul mercato la variante “Ricci sublimi”. Non belli: sublimi. Su questo si potrebbe precipitare in disquisizioni fluviali. A parte lo Pseudo-Longino, Kant e i romantici, viene in mente Napoleone, che come si sa, disse che dal sublime al ridicolo non c’è che un passo. “Ricci sublimi” venderà come il pane, fin quando le proprietarie e i tenutari di capelli lisci e al massimo fluenti non avranno da ridire, e pretenderanno l’equivalente. Sia come sia, mai più uno shampoo per capelli normali, e cioè ordinari, e cioè banali. Piuttosto calvi.

 

 

INGLESE

 

Lingua complicatissima, molto peggio del cinese che almeno non è imitabile. Non meno di un decennio di ostinata scuola italiana non è in grado di renderci capaci di leggere i titoli di un giornale, figurarsi seguire un notiziario della BBC, o chiedere a Londra dove stanno gli scoiattoli. Ma non deprimiamoci: è colpa della lingua. Noi ormai da anni parliamo proprio inglese: sono loro che non capiscono. Mentre noi, coi piedi ben piantati sul pavement (che quei bizzosi credono sia il marciapiede), i maglioni li abbiamo fatti diventare golf (e loro vedono prati, mazze, buche e miliardari); e se in un qualche sexy shop (ma loro precisini dicono sex shop) pretendiamo di acquistare quell’intimo femminile che con invidiabile sintesi abbiamo chiamato body, i commessi potrebbero sentirsi in diritto di credere che abbiamo chiesto un cadavere. – E i maschi, cercando magari di sedurre la commessa, confideranno che, sedotti da uno spot, vorrebbero vedere tutti i colori di un certo slip, per poi passare ai pile magari per il footing d’inverno con, nel caso di tempesta, un bel montgomery blu… Ma la stordita commessa, con la scusa ridicola di “essere madrelingua” (native speaking), avrà capito che una qualche macchia (spot) ci fa chiedere i colori degli scontrini (slip) di cui evidentemente siamo collezionisti, volendone un mucchio (pile) da offrire sul basamento (footing) sul quale posa il monumento di un glorioso generale (Montgomery). Bisognerebbe una volta per tutte insegnare l’inglese a quei signori.