A spasso nel mito
classica | Il Ponte rosso N° 60 | settembre 2020 | Walter Chiereghin
di Walter Chiereghin
Di Maria Grazia Ciani ci siamo già occupati nel numero 16 del giugno del 2016, per un suo volumetto – piccolo soltanto per dimensioni – Storia di Argo, nel quale l’autrice, esule dall’Istria, raccontava di un importante capitolo della sua infanzia che era assieme una delle più toccanti figurazioni dell’esodo istriano e la storia d’amore tra una bambina e il suo cane, filtrata attraverso un antico, indimenticabile episodio narrato da Omero nel XVII libro dell’Odissea. Quello in cui, prima di spirare, Argo, il vecchio cane di Ulisse che lo aveva atteso per tutti gli anni della guerra e per quelli altrettanto lunghi del ritorno a Itaca, lo riconosce e saluta per l’ultima volta.
Anche il libro della Ciani di cui intendiamo occuparci oggi, Le porte del mito, si occupa ampiamente dei poemi omerici, ma con un intento narrativo di altro genere: si tratta di un’escursione dell’autrice fuori dell’ambito accademico, dove, valendosi certo delle competenze acquisite, accompagna i lettori in una passeggiata nella mitologia che per noi occidentali è quella per antonomasia, quella che ci perviene dalla Grecia antica.
Ha molti titoli Ciani per improvvisarsi guida turistica per l’affascinante gita che ci propone nei terreni del mito: docente per molti anni di Lingua e civiltà greca e in seguito di Storia della tradizione classica presso l’Università di Padova, nel 1990 ha tradotto e curato presso Marsilio l’Iliade e nel 1994 è stata la volta dell’Odissea, mentre a lei si devono altre importanti traduzioni da Euripide (Medea e Baccanti), Apollodoro (I miti greci), Platone (Lettere), Sofocle (Aiace, Antigone ed Edipo re). Presso l’editore Marsilio di Venezia ha diretto la collana di classici greci e latini “Il convivio” e successivamente “Variazioni sul mito”, collana che accoglie e pone a confronto alcuni testi classici, ispirati ad antichi miti letterari.
L’autorevolezza scientifica che traspare anche da queste brevi note biografiche autorizzerebbe a pensare a un volume di approfondimenti filologici, una cosa di ardua lettura per gli esperti, assolutamente indigeribile per chi, come chi scrive, è del tutto a digiuno della lingua greca, al punto da trovarsi in imbarazzo persino nel compitare singole lettere del suo alfabeto. Le porte del mito, invece, è tutt’altra cosa: non direi nemmeno un testo di divulgazione, per quanto alta, ma piuttosto l’esposizione di una serie di riflessioni e considerazioni correlate tra loro a proposito dei testi e dei personaggi che vi sono rappresentati. Le narrazioni, insomma, seguono il filo di riflessioni della scrittrice che, partendo sempre dai testi sui quali si è esercitata la sua attività di studiosa e di traduttrice, individua nessi sorprendenti tra l’archeologia di quella letteratura e la nostra contemporaneità, tra il mito di Arianna e Rilke, per dirne una. Oppure ci rende partecipi di visioni talvolta contrapposte rispetto all’idea che lettori meno profondi nella conoscenza del mito si sono potuti creare, scandagliando varianti scarsamente percorse dai “non addetti” e poste in evidenza a modificare la reputazione di eroi quali Achille o Odisseo, o figure quali Arianna o Nausicaa. Procedendo nella lettura dei brevi saggi offerti da Ciani ci sono svelati nessi ignorati dai più, storie e personalità affatto diverse da quelle che immaginiamo statiche e immutabili come le tavole del Decalogo, mentre invece sono e sono state anche nell’antica Grecia soggette a varianti, anche a contraddizioni che di norma si colgono per il divergere di due testi, persino Iliade e Odissea, non sempre collimanti nell’esposizione di un fatto o, più ancora, nel ritrarre un personaggio. O anche aprendo parentesi sulla struttura di verbi o sostantivi polisemantici che rendono ardua e insicura la strada di chi li traduce, mettendo assieme considerazioni tratte da Sant’Agostino o dallo scrittore Sàndor Màrai, passando magari per l’esasperazione di una traduttrice d’eccezione quale fu Virginia Woolf. Considerazioni, queste ultime, che conforteranno un poco gli scoraggiati ginnasiali, ma che aiutano tutti noi a godere con maggiore consapevolezza di un ambito culturale di straordinaria ricchezza e di inesauribile fascino.
Maria Grazia Ciani
Le porte del mito
Il mondo greco
come un romanzo
Marsilio, Venezia 2020
- 140, euro 15,00