CINEMA – The Party (The Party, 2017, di Sally Potter, GB)

The-Party-film-soundtrackThe Party (The Party, 2017, di Sally Potter, GB)

di Pierpaolo De Pazzi

Valutazione 1 / 5

La nomina a ministro ombra per la sanità della protagonista raggruppa sette “amici” nella sua elegante casa, per festeggiare il coronamento del suo cursus honorum. Ne seguono scontri personali che vorrebbero deridere gli stereotipi della sinistra inglese; ma tranquilli, alla fine è solo una questione di corna.

La trovata più divertente di questo film è il gioco di parole nel titolo, tra la festa e il partito (laburista).

Per il resto, si tratta di una farsetta risaputa, che cerca modi grotteschi per deridere la sinistra progressista inglese, i suoi tic, le sue idiosincrasie e le ipocrisie, mettendo in una scena eccessivamente teatrale un gruppo di macchiette fuori tempo massimo.

Ce n’è per tutti, soprattutto per le lesbiche, le femministe e i movimenti non violenti che poi si rivelano nascondere appena sotto la superficie pulsioni addirittura omicide.

Un film noioso, imbarazzante, che fa scialo di un grande cast, negato per la commedia e che fa rimpiangere non solo tutti gli esempi cui sembra volersi riferire (Polanski, Haneke) ma addirittura il Paolo Genovese di Perfetti sconosciuti (2016).

Sembra un film di almeno 15 anni fa, non affronta il nodo attuale della Brexit, problema di cui probabilmente certa sinistra inglese non deve essersi accorta e sfoggia un irritante bianco e nero, che contribuisce all’impressione di retrodatazione anacronistica della pellicola.

È una caduta libera quella della regista Sally Potter, dalle vette di un film come Orlando (1992) a un film come questo, che ha l’unico pregio nella brevità (71 minuti).