Ex libris a Tissano

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Quarantasei artisti si confrontano a Villa Mauroner

di Walter Chiereghin

 

Villa Mauroner è stata, a partire dal XVIII secolo, una residenza nobiliare ubicata a Tissano, frazione del Comune di Santa Maria La Longa, che dell’immobile è l’attuale proprietario. Il nome dell’edifico è dovuto agli ultimi privati che ne ebbero la disponibilità, la famiglia triestina Mauroner che l’acquistò nel 1810 circa e la riadattò nelle forme attuali. Ultimo ad abitarla fu Fabio Mauroner (1884-1948), nato proprio nella villa, artista e scrittore, ma soprattutto grande incisore e collezionista, formatosi all’Accademia di Venezia, dove fu compagno di studi ed amico di Amedeo Modigliani. Un’area importante della villa, che si sviluppa su tre piani, è stata recentemente adibita dal Comune a spazio espositivo e destinata in prevalenza a esposizioni di grafica, richiamando con tale scelta la presenza in quelli stessi ambienti di Fabio Mauroner e del suo laboratorio di calcografia.

Dal 1° maggio e fino a settembre, Villa Mauroner ospiterà, grazie al concorrente impegno dell’Associazione italiana ex libris e dello Spolek sběratelů a přátel exlibris, istituzione analoga della Repubblica Ceca, un’esposizione di rilevante interesse che mette a confronto ventitré artisti italiani con altri ventitré cechi, attivi nell’incisione e segnatamente nella produzione di ex libris. La mostra, curata da Marco Franzetti, alla quale è associato un bel catalogo – il secondo di una collana “I Quaderni di Tissano” –, che riporta per ciascun autore le immagini esposte, per un totale di circa 270 opere, in gran parte di piccolo o piccolissimo formato, com’è opportuno che sia, almeno per quel che riguarda gli ex libris.

La mostra, che dopo Tissano toccherà anche altri centri in Europa, ha avuto un importante antecedente sempre nel medesimo spazio espositivo, a cavallo tra il 2021 e l’anno successivo, quando una mostra, curata da Claudio Stacchi e da Luigi Bergomi, aveva proposto una selezione di opere – ex libris ed altre grafiche di dimensioni maggiori – di quattro autori: l’argentina Elena Davicino (Buenos Aires, 1961), il bielorusso Ivan Rusachek (Grodno, 1976), l’ucraino Roman Romanyshyn (Tlumač, 1957) e il giapponese Shigeki Tomura (Hachinohe, 1951); consentendo un’approfondita esplorazione della poetica e dell’agire creativo dei quattro artisti, garantendo al contempo a Villa Mauroner una valenza ed un richiamo di livello veramente internazionale (v. Il Ponte rosso n. 75, dicembre 2021). La quantità di partecipanti all’attuale collettiva di Tissano non consente di citarne alcuni, perché si farebbe torto a tanti altri, considerato l’eccellente qualità della opere esposte, che testimonia della vitalità dei rapporti intercorrenti tra committenti ed esecutori di questo singolare ambito creativo.

I collegamenti nazionali e internazionali necessari a programmare ed allestire esposizioni che coinvolgono artisti così distanti tra loro nello spazio sono assicurati, come dimostra anche la rassegna attualmente in essere, dall’esistenza di una vivace nicchia di mercato, quella relativa agli ex libris, nella quale interagiscono per lo più collezionisti, che si muovono autonomamente o associati tra loro, individuando in eventi come quello di Tissano o, anche, in internet, qualificati punti d’incontro tra domanda e offerta di quelle minuscole opere d’arte. In chi le commissiona e ne fa incetta si sommano probabilmente due spinte ad incrementare le proprie raccolte: una è quella del bibliofilo alla quale si sovrappone quella dell’amatore d’arte che intende rendere personali almeno i volumi che ha più cari, incollandovi sul foglio di guardia un prezioso foglietto che riporti il nome del proprietario, inscritto in un’immagine che racconti altri aspetti dei suoi interessi, della sua storia o della sua attività. Considerato che di norma i libri sopravvivono a chi li ha accarezzati e riposti con cura nelle scaffalature della propria biblioteca domestica, affidare all’ex libris la certificazione dell’avvenuto transitorio possesso di un libro concorre a cullare un’illusione, se non di eternità, perlomeno di dilatazione dei tempi che allontani la consegna del nome e di qualcosa di sé alle onde fatali dell’oceano dell’oblio.

Karel Musil

Gola

(dalla serie dei sette

peccati capitali)

2021

tecniche calcografiche combinate

200×150 mm