HERB RITTS IN MOSTRA A MILANO

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Una grande mostra di Herb Ritts a Milano

Non solo moda e glamour nel lavoro del grande fotografo americano

di Michele De Luca

 

“Ciò che importa è lo sguardo, la capacità di cogliere l’istante, il colpo d’occhio”. Sono parole del fotografo californiano Herb Ritts (Los Angeles, 1952 – 2002), a cui viene dedicata l’importante antologica “In equilibrio” al Palazzo Della Ragione-Fotografia di Milano curata da Alessandra Mauro (catalogo Contrasto – GAmm Giunti): con una bella selezione di cento immagini originali viene fatta ripercorre la sua carriera di gran successo quale creatore di immagini – miracolo di leggerezza e armonia, come gli viene universalmente riconosciuto – dello star system hollywoodiano e del mondo internazionale della moda, che sono oramai sedimentate nell’immaginario collettivo di intere generazioni a partire dagli ultimi anni ’70. Il suo lavoro, fin dagli inizi, si è concentrato soprattutto sulla fotografia in bianco e nero e sul ritratto, ispirandosi allo stile della scultura della Grecia classica (in cui si avverte l’eco del grande fotografo tedesco Herbert List) e aspirando a un insieme “equilibrato” di spontaneità e studio, di glamour e immediatezza, di pose studiate e sofisticate, prediligendo ambientazioni esterne e luce naturale a differenza di altri fotografi di moda che di solito scattavano in studio. Durante tutti gli anni Ottanta e Novanta Ritts riuscì a imporsi definitivamente sulla scena mondiale creando un nuovo glamour femminile e per la prima volta anche quello maschile presentando uomini palestrati in pose plastiche che, oltre alla scultura classica si ispiravano anche alle riviste di fitness e culturismo degli anni Cinquanta, ponendosi decisamente come un “precursore” insieme all’altro grande fotografo statunitense Bruce Weber.

Ritts è il prodotto del ventennio più ricco, esuberante, divertente, disinibito e provocatorio vissuto dagli Stati Uniti: quegli anni Ottanta e Novanta in cui l’arte diventa business, i giornali dettano le tendenze e i party rappresentano la ritualità autoreferenziale del cosiddetto “edonismo reaganiano”. In questo clima e in questo ambiente, che ricordano in qualche modo quelli della swinging London dei mitici anni Sessanta immortalati da David Bailey, Ritts comincia a fotografare amici che diventeranno star, modelle-icona, intellettuali, politici (da Mandela a Reagan), conquistando le copertine dei giornali di mezzo mondo di riviste come Vogue, Interview, Elle, Max, Esquire, Vanity Fair), girando anche video musicali e creando cover di dischi per Billy Idol e Olivia Newton-John, fino a quando l’Aids stroncherà la sua giovane vita – come quella di tanti talenti della sua generazione – a soli cinquant’anni. Tra l’altro, Ritts contribuì attivamente a diverse organizzazioni di beneficenza, tra cui “Elizabeth Taylor Aids Foundation”, impegnandosi fortemente nella lotta per combattere questo terribile male.

“Era un perfezionista rigoroso, ma sempre gentile e sorridente”, così lo ricorda Richard Gere, una delle celebrities più fotografate da Ritts, insieme a innumerevoli divi e protagonisti della moda, da Elisabeth Taylor a Michael Jackson, da Cindy Crowford a Naomi Campbell, da David Bowie a Penelope Cruz e a innumerevoli altri, vere e proprie icone della cultura pop degli ultimi decenni: “Per me – era solito dire – un ritratto è qualcosa attraverso il quale percepisci le persone, le loro qualità interiori, ciò che le fa essere quello che realmente sono”. Quanto al suo modo di lavorare e alla grande complicità che sapeva creare con i soggetti dei suoi ritratti è illuminante quanto ha raccontato Louise Veronica Ciccone, in arte Madonna (sua la bellissima immagine scelta per uno dei suoi album più famosi, True blue): “Con Herb succedeva che senza accorgerti ti ritrovavi su una spiaggia a rotolarti nella sabbia e a tuffarti nell’oceano gelato, magari facendo anche delle stupidissime mosse. Lui era così, con la sua dolcezza riusciva a farti fare tutto”.

Ma nella mostra milanese vengono meritoriamente evidenziati, oltre gli aspetti più professionali del suo lavoro, gli altri ambiti della sua attività e della sua ricerca, che si sviluppò, ad esempio, nell’indagine sul corpo in movimento: uomo di grande cultura e sensibilità, nonché appassionato d’arte, studiò con estrema attenzione le composizioni classiche, così come la plasticità della statuaria greca e rinascimentale, per poterle tradurre nei suoi scatti, in una perfetta armonia tra i volumi e la luce naturale. Inoltre, affascinato dal “continente nero”, al punto di averlo attraversato in numerosi viaggi, vi ha realizzato delle bellissime immagini dense di stupore per la bellezza del paesaggio africano.

Sono territori della sua fotografia che tradiscono certamente un bisogno di evasione dal mondo della moda e dello spettacolo, per i quali forse avrebbe preferito essere ricordato, come ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno, che ha patrocinato la mostra, “le immagini scattate in Africa raccontano del suo bisogno di spazi nuovi e paesaggi struggenti per scoprire altre strade al di là di se stesso e del proprio obiettivo”. Ma egli rimarrà certamente, nella storia della fotografia, come uno dei più straordinari artisti creatori del mito della moda degli anni d’oro; dopo la sua morte, la direttrice di Vogue Anna Wintour scrisse: “Herb Ritts si distinse per il suo impegno assoluto nel fare apparire modelli, attori e amici bellissimi e felici al meglio di loro”.

 

Herb Ritts. In equilibrio

A cura di Alessandra Mauro

20 febbraio – 5 giugno 2016

Palazzo della Ragione Fotografia

Piazza Mercanti, 1 Milano

Orari:

Martedì, mercoledì, venerdì

e domenica 9.30 – 20.30

Giovedì e sabato 9.30 – 22.30

Chiuso lunedì

Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

 

Festività:

Lunedì 28 marzo 9.30 – 20.30

Lunedì 25 aprile: 9.30 – 20.30

Domenica 1 maggio: 9.30 – 20.30

Giovedì 2 giugno: 9.30 – 22.30

 

Info mostra: 02 43353535

www.palazzodellaragionefotografia.it

Biglietto di ingresso

comprensivo di audioguida:

intero € 12,00

ridotto € 10,00

ridotto speciale € 6,00

Visite guidate:

Gruppi € 100,00

Scuole € 80,00

In lingua € 120,00

 

© Herb Ritts Foundation, Stephanie, Cindy, Christy, Tatjana, Naomi, Holliwood 1989