Illustratori sloveni in Italia

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Una bella (e breve) occasione espositiva di arte indirizzata ai bambini.

di Walter Chiereghin

 

L’illustrazione dei libri per l’infanzia e per ragazzi ha a Trieste e nelle aree adiacenti la città un terreno particolarmente fertile e una lunga tradizione, per la presenza di alcune iniziative editoriali e rilevanti figure di autori ed illustratori premiati da un più o meno ampio successo di mercato, ma comunque di elevato livello qualitativo.

Da un punto di vista imprenditoriale, l’editoria in grado di produrre riviste illustrate o collane di libri dedicate a quell’importante settore del mercato editoriale Trieste può vantare una tradizione di opere dedicate ai ragazzi che risale persino alla metà dell’Ottocento, grazie alla Editoriale Libraria, fondata nel 1849, che teneva in catalogo fin dagli anni delle origini opere rivolte a un pubblico di giovanissimi. Proprio da quell’iniziativa tipografica ed editoriale è nata, in anni più vicini a noi, e precisamente nel 1974, la scelta di specializzarsi in prodotti editoriali per quel segmento di mercato, decisione che ha fatto sì che in pochi anni la società – che dal 1984 ha visto lo scorporo del settore che ha dato vita alle Edizioni EL – riuscisse a collocarsi ai vertici del mercato editoriale italiano ed europeo, occupando saldamente una posizione di sicuro rilievo in conseguenza dell’entrata dell’editore Giulio Einaudi nel pacchetto azionario, che oltretutto apportò al catalogo l’opera di Gianni Rodari. Anche grazie alla costituzione di altri prestigiosi marchi, la Einaudi Ragazzi e la Emme Edizioni, la società di San Dorligo della Valle – Dolina ha consolidato il ruolo di leader nel mercato sia a livello nazionale che internazionale.

La comunità slovena triestina ha contribuito e continua a contribuire in maniera determinante all’elevato livello qualitativo di questa importante nicchia del mercato editoriale, anche attraverso una consolidata tradizione di eccellenza nella grafica così essenziale in questa particolarissima materia. Basti ricordare l’apporto di un illustratore quale il poliedrico Milko Bambič (1905-1991), autore tra l’altro della prima striscia a fumetti in lingua slovena, Buci Bu, pubblicata sul Novi Glas durante gli anni del regime fascista, una trasparente allusione alla situazione politica italiana dell’epoca, in cui si narra la storia di un re nero che conduce alla rovina il suo popolo. Anche nel nostro presente si manifesta l’accentuato interesse di artisti e intellettuali sloveni per i giovanissimi, ad esempio con l’attenzione che dedica loro uno scrittore e poeta della levatura di Miroslav Košuta, come pure un celebrato artista quale Klavdij Palčič. A supporto per tale interesse per la letteratura per l’infanzia, la comunità slovena può contare su un importante periodico dedicato ai lettori di età scolare, Galeb (Il Gabbiano), fondata a Trieste nel 1954 e pubblicata ora a cura della Cooperativa Novi Matajur. Sulle sue pagine, per decenni, si sono esercitati i più significativi illustratori della comunità slovena, sedici dei quali hanno presentato i loro lavori, nell’ambito delle manifestazioni dello Slofest 2017, in una mostra collettiva aperta per un periodo incomprensibilmente breve (dal 13 al 17 settembre) presso la Sala espositiva “Umberto Veruda” di Piazza Piccola 2 a Trieste. “Na krilih galeba / Sulle ali del gabbiano” è il titolo della rassegna, curata da Giulia Giorgi e organizzata dall’Unione dei Circoli Culturali Sloveni – ZSKD, con un esplicito riferimento alla testata che ha accompagnato nei loro primi studi per molti decenni gli alunni delle scuole dell’obbligo con lingua di insegnamento slovena. Gli espositori sono stati Vesna Benedetic, Erika Cunja, Dunja Jogan, Katerina Kalc, Danila Komjanc, Jasna Merkù, Živa Pahor, Klavdij Palčič, Chiara Sepin, Ivana Soban, Magda Starec Tavčar, Matej Sussi, Luisa Tomasetig, Moreno Tomasetig, Štefan Turk e Andrej Vodopivec.

Una festosa pluralità di linguaggi espressivi, accentuata dall’uso – quasi d’obbligo, considerato il pubblico cui le opere esposte si rivolgono – di colori vivaci che accrescono l’accattivante richiamo dei personaggi rappresentati, siano essi persone o animali, che per i bambini sono pressappoco la medesima cosa. L’esposizione, corredata da un bel catalogo curato da Alina Carli ed edito dalla ZTT EST, è stata una finestra brevemente spalancata su un mondo creativo ingiustamente trascurato da chi porta la responsabilità della promozione culturale del territorio, tant’è che in anni recenti, precisamente dal 2010 al 2012, soltanto la privata iniziativa del compianto avvocato Giuseppe Skerk si era realizzata nel suo centro culturale di Ternova Piccola aveva consentito di presentare compiutamente, in ciascun anno, le opere di autori italiani e sloveni, maestri nell’illustrazione per l’infanzia. Avrebbe potuto, quell’iniziativa, costituire lo spunto per dare continuità a una manifestazione che andrebbe a elidere la sovrana indifferenza dei nostri amministratori riguardo a un settore che, come brevemente ci siamo sforzati di dimostrare in premessa, costituisce invece un’eccellenza nel panorama artistico e culturale della città di Trieste e del suo territorio. Ma non cessiamo di sperare in un futuro meno indolente e distratto…