Josef Ressel, un genio bistrattato

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190° anniversario dall’invenzione dell’elica per la propulsione marittima

di Roberto Barocchi

 

Centonovant’ anni fa, nell’agosto 1829, Josef Ressel riuscì a far muovere nel porto di Trieste la nave Civetta per mezzo dell’elica da lui inventata, rivoluzionando così la navigazione. Senza la propulsione a elica il canale di Suez, aperto nel 1869, non sarebbe stato percorribile, non potendo manovrare le navi a vela in un luogo così stretto e non essendo adatte le navi a ruota al mare aperto.

Ressel fu un multiforme inventore. Fra le sue molte invenzioni i cuscinetti a sfere, una draga fluviale mossa dalla corrente, un aratro più efficiente di quelli allora in uso e un torchio, un mulino. Fu un forestale a servizio della Marina austriaca (allora le navi erano di legno), che visse a Trieste ed ebbe un ufficio a Montona, avendo giurisdizione sull’Istria e sul Carso triestino. Come tale produsse tra l’altro un geniale piano di rimboschimento dei terreni comunali dell’Istria che trattò anche degli aspetti economici e sociali della popolazione e un analogo piano di rimboschimento del Carso. Del primo resta la minuta all’archivio storico di Vienna, la cui pubblicazione, curata dal prof. Bostjan Anko dell’Università di Lubiana, feci stampare nel 1993 dall’Ufficio stampa della Regione in occasione del bicentenario della sua nascita (allora dirigevo l’Ispettorato delle foreste di Trieste). Del piano del Carso è rimasta solo una lettera in cui egli lo descrisse.

Ressel fu un genio assoluto, ma fu bistrattato in vita e dopo la morte. Se avesse sperimentato l’elica in un’altra città, probabilmente gli sarebbero state dedicate una piazza, una statua, un intero museo e quella città si sarebbe fregiata del nome di città dell’elica navale. A Trieste, dove visse, alla sua morte un comitato di cittadini raccolse dei fondi per erigergli una statua che fu fusa a Vienna, ma l’amministrazione comunale di allora non la volle, accampando varie scuse, ma la vera ragione è che egli non era italiano. Così la statua fu accolta ben volentieri dalla città di Vienna (non era neanche austriaco, ma boemo) e si trova davanti al Politecnico di quella città. Un’altra statua si trova a Krudim, ove egli si limitò a nascere e un’altra a Lubiana, ove si limitò a morire mentre era di passaggio. In compenso a Trieste una stradina a fondo cieco in periferia è dedicata a un tal Giuseppe Ressel, mentre a S Dorligo una strada è dedicata a un tal Josip Ressel. Neanche il suo nome venne rispettato. A Trieste, nel Museo del mare una saletta gli è dedicata, ma fino a poco tempo fa era descritto solo come inventore dell’elica e soltanto di recente è stata aggiunta una piccola bacheca con cimeli che dimostrano il suo grande ingegno di inventore e forestale. Il Comune di S. Dorligo ha intenzione di correggere il nome di Ressel indicato nella sua toponomastica e collocherà in via Ressel un’elica donata dalla Wärtsilä.

A Trieste qualcosa è stato fatto, negli ultimi anni: il Comune promosse nel 1993 una bella mostra su Ressel inventore, un’altra, intitolata Il Carso da Ressel a oggi, fu allestita nel palazzo della Giunta regionale nello stesso anno, mentre fu tentata, con scarso successo, la creazione di un bosco Ressel in prossimità della foiba di Basovizza, ma ora la natura sta rimediando con piante spontanee la mancata crescita di quelle a suo tempo impiantate. Successivamente il Corpo forestale ha realizzato un sentiero Ressel a Basovizza.

Nello scorso dicembre l’associazione Triestebella e il Circolo Istria hanno organizzato un convegno in cui una mozione ha sollecitato, in previsione del bicentenario, una serie di iniziative, quali l’erezione di una statua sulle Rive in prossimità dello specchio di mare in cui ebbe successo la sperimentazione dell’elica, che venga dedicato a Ressel il nuovo Museo del mare che l’Amministrazione comunale di Trieste intende realizzare in Porto Vecchio, che dovrebbe inoltre ospitare una sala di adeguate dimensioni che dia conto ai visitatori dei numerosi meriti che l’inventore dell’elica ebbe anche in altri ambiti. In una mozione adottata dal convegno, inoltre, si sollecitava che la toponomastica locale corregga con il corretto nome di Josef Ressel la denominazione delle strade a lui dedicate e che l’Amministrazione regionale per il tramite dell’Ispettorato delle foreste valuti la possibilità di realizzare in Carso un bosco resseliano secondo la tecnica che Egli descrisse nel suo Piano di rimboschimento dei terreni comunali dell’Istria.

Tutto ciò, nella ricorrenza del 190° anniversario, allo scopo che l’esperimento dell’elica e la figura di Josef Ressel siano adeguatamente celebrate facendo conoscere al mondo che Trieste è la città dell’elica navale.

 

 

 

DIDASCALIE

Resselpulita Ritratto di Josef Ressel.

statua La statua pagata dai Triestini, davanti al Politecnico di Vienna.

VIARESSEL La via Giuseppe Ressel a Trieste

Loctagl La locandina della mostra Il Carso da Ressel a oggi del 1993

Copertressel Il libro contenente il piano di rimboschimento dei terreni comunali dell’Istria stampato per il bicentenario della nascita.

Cipponelboscoressel Il cippo nel bosco Ressel piantato dietro la foiba di Basovizza

Tombaressel La tomba della famiglia Ressel nel cimitero di Trieste. L’urna sulla tomba contiene alcuni suoi resti.

Inviressel Il programma del convegno tenutosi a S. Dorligo il 6 dicembre scorso.