Joyce in scena

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Trittico triestino di Renzo S. Crivelli

di Paolo Quazzolo

 

L’editoria teatrale italiana è sempre stata piuttosto timida: per lungo tempo, infatti, pubblicare un testo drammatico ha costituito più un’eccezione che non una regola. Le prime collane editoriali dedicate al teatro iniziano a prendere vita, nel nostro Paese, appena verso gli anni Cinquanta del secolo passato, quando un editore coraggioso ma anche culturalmente raffinato, Einaudi, inizia sistematicamente a pubblicare testi drammatici sia di autori classici che contemporanei, sia di drammaturghi italiani che stranieri. Da allora molte cose sono cambiate, ma non si può dire che l’editoria italiana abbia fatto grandi passi in avanti. Certamente è vero che oggi ci sono molti editori che pubblicano teatro, ma è altrettanto vero che assai raramente appaiono nei cataloghi titoli di autori contemporanei, essendo preferiti di gran lunga i classici che costituiscono un prodotto sicuro e capace di catturare immediatamente le attenzioni di un pubblico non eccessivamente vasto.

Ben venga dunque un’operazione come quella dell’editore triestino Mgs Press che ha recentemente pubblicato una raccolta di testi drammatici di autore contemporaneo. Si tratta di Joyce in scena. Trittico triestino di Renzo S. Crivelli, che comprende tre atti unici: Nora Joyce: l’altro monologo (in doppia versione, letteraria e drammatica), Il maestro e Cicogno e Egon e Jim. Il volume è completato da una prefazione di Antonio Calenda e di una postfazione / intervista a cura di Claudio Magris.

La pubblicazione si presenta quale punto d’arrivo di un’operazione teatrale avviata nel 2004 con la messinscena, a opera del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, del primo testo di cui fu protagonista una splendida Lidia Kozlovich. Proseguì nel 2007 con la rappresentazione di Il maestro e Cicogno, sempre a cura del Teatro Stabile, ed è giunta recentemente a termine con l’allestimento, lo scorso giugno, dell’ultimo atto unico a cura de La Contrada – Teatro Stabile di Trieste.

Professore ordinario di Letteratura inglese all’Università di Trieste, autore di innumerevoli studi nel settore dell’anglistica, Renzo S. Crivelli è direttore della “Joyce School” ed è uno dei maggiori studiosi del grande letterato irlandese. Alla figura di Joyce, Crivelli ha voluto dedicare, oltre a numerosi studi, anche questi tre testi drammatici in cui la conoscenza approfondita e raffinata dell’opera dello scrittore irlandese si confonde con la creazione artistica del drammaturgo che dipinge e rievoca personaggi e ambienti triestini degli inizi del Novecento. E forse, al fianco dei vari personaggi evocati sul palcoscenico, uno dei protagonisti dei tre monologhi è proprio la città giuliana, sorta di alter ego della Dublino di Joyce, ora inquietante nelle sue strade misteriose, ora ricca di mistero nelle sue atmosfere trasognate.

Portare sulla scena personaggi realmente esistiti non è semplice: la fantasia del drammaturgo deve confrontarsi con uno sfondo storico che non può essere tradito e che, spesso, fa parte della memoria comune. Con abilità Crivelli riesce, in questi tre atti unici, a evocare sulla scena i personaggi della realtà senza tuttavia nulla togliere la magia dell’invenzione scenica e della poesia del teatro.

Sempre dotato di un linguaggio raffinato eppure scorrevole, ricercato ma allo stesso tempo scenicamente credibile, Crivelli è riuscito, con questi tre drammi, a dimostrare che anche il mezzo teatrale, se utilizzato con elegante intelligenza, può divenire uno strumento di indagine critica per analizzare personaggi, temi e opere della letteratura. E nei tre atti unici rivivono le figure di Joyce, Nora, l’oste Cicogno, il pittore Egon Schiele che divengono, al contempo oggetti di indagine critica ma anche personaggi appartenenti a un mondo affascinante e ricco di emozioni.

 

Copertina:

 

Renzo S. Crivelli

Joyce in scena.

Trittico triestino

GS Press, Trieste 2016

  1. 132, Euro 12,00