La balena e le foglie

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Un libro pubblicato in una collana che unisce la fantasia alla realtà storica e ha come protagonisti “i grandi della storia quando ancora grandi non erano”

È un libro delizioso, con tantissimi elementi che piacciono ai più giovani come i temi dell’amicizia, del mistero, dell’avventura. Ma piace anche agli adulti

di Anna Calonico

 

Il 6 aprile di questo funesto anno si celebra, purtroppo per ora senza le tanto attese mostre, il cinquecentesimo anniversario della morte del divin pittore, Raffaello Sanzio, e, oltre ai musei, naturalmente, anche la carta stampata ha voluto rendere omaggio a questo grande maestro.

In questo campo, la casa editrice per ragazzi Lapis ha pubblicato Raffaello e la fornarina, un volume illustrato per i bambini dai sei anni in su, uscito a inizio anno, opera di Manuela Salvi e Carolina D’Angelo per il testo, e di Aldo Massari per i colorati disegni. Mentre a fine 2019 è stato aggiunto al catalogo Raffaello e lo scorpione lucente, scritto da Lorenza Cingoli e da Martina Forti e abbellito dalle immagini di Giacomo Scoppola.

Le due autrici lavorano per la televisione in programmi per l’infanzia come, tra gli altri, L’albero azzuro e Melevisione, e la Cingoli ha già collaborato con Lapis Edizioni pubblicando Cleopatra e la voce della sfinge.

Il loro libro fa parte di una collana che unisce la fantasia alla realtà storica e ha come protagonisti “i grandi della storia quando ancora grandi non erano”: infatti, nelle pagine di questo testo troviamo Raffaello ancora ragazzino e, come tutti a quell’età, prontissimo a curiosare gironzolando per le sale del Palazzo Ducale di Urbino.

È durante queste esplorazioni ammirate che incontra una bambina. Si tratta di Maria Della Rovere, nipote dei duchi di Urbino, e da quel momento Maria e il piccolo Raffaello saranno amici inseparabili e compagni di tante peripezie, oltre che investigatori: la zia di Maria ha appena perso un gioiello a cui teneva moltissimo, un amuleto portafortuna a forma di scorpione, e bisogna assolutamente trovarlo. Inutile dire che i due ragazzini, il figlio del pittore povero e la ricca duchessina, si appassionano all’istante alla scomparsa del ciondolo e decidono di scoprire in segreto chi è il ladro di corte.

È un libro delizioso, con tantissimi elementi che piacciono ai più giovani come i temi dell’amicizia, del mistero, dell’avventura. Ma piace anche agli adulti, che si possono divertire nell’osservare quanto un ragazzino possa rimanere innocente anche nella massima serietà: Maria sogna ippogrifi, draghi ed unicorni, vorrebbe diventare da grande un diplomatico, oppure una spia! E poi, quando le prove portano alla giovane fornaia, i due bambini si trovano subito concordi nello scagionarla: “Fa i biscotti troppo buoni per essere una ladra!”: logica spiazzante, che strappa immancabilmente un sorriso a chi ha passato quell’età.

Ma è anche un libro istruttivo, e anzi il maggior pregio, a mio parere, è l’ambientazione che viene descritta capitolo per capitolo: il primo, ad esempio, si intitola “A caccia di uova”. Le uova in questione non servono per poter poi gustare una gran torta di compleanno, ma per preparare la pittura: quanti bambini, e anche quanti adulti, sanno come si procuravano i colori i pittori dei secoli scorsi? Oggi è facile, si trovano tubetti di tempera, acquerelli e gessetti ovunque, di mille marche diverse, ma ai tempi di Raffaello tutto questo non esisteva, e d’inverno, il periodo in cui si svolge l’inizio della vicenda, non era molto facile trovare delle uova, perché non c’erano nemmeno i supermercati che vendono prodotti provenienti da allevamenti coperti. Del resto, nelle stagioni calde non avevano nemmeno molta facilità ad impedire il deperimento del cibo, ma leggendo la storia di Raffaello e Maria troviamo anche questa spiegazione, e alzi la mano chi aveva mai pensato di spiegare ad un bambino che cosa sono le neviere!

Com’era diversa, la vita di un genio come Raffaello, rispetto alla nostra: doveva andare al castello trasportando tutti i materiali su un carretto trainato da un asinello, spesso batteva le mani per scaldarsele, e Maria imparava come comportarsi a corte leggendo il libro di un certo Baldassarre Castiglione.

Oltre che all’autore del Cortegiano, si fanno molti altri riferimenti al periodo storico, segno che le autrici hanno studiato a fondo il personaggio e il suo mondo, e hanno voluto riportarlo per intero. Questo rende molto realistica la narrazione: si parla della rivalità tra i Montefeltro e i Malatesta, vengono nominati il disco cifrante di Leon Battista Alberti, la sfera armillare, la scoperta della prospettiva come tecnica che permette di realizzare effetti di incredibile realismo; viene citato un quadro noto all’epoca, la Madonna della Pala di Brera di Piero della Francesca.

Un’altra caratteristica avvincente è anche la possibilità di scoprire tra le righe un accenno ai quadri del nostro pittore: l’intera storia, per esempio, è stata forse ispirata da un quadro che si trova agli Uffizi, il Ritratto di Elisabetta Gonzaga, in cui sulla fronte della donna si vede un gioiello con una pietra sorretta tra le chele di uno scorpione. Per non parlare della Dama con liocorno della Galleria Borghese, che Raffaello ha dipinto sicuramente per la sua amichetta Maria!

A fine testo, poi, si trovano un paio di paginette che fanno da appendice raccontando qualcosa dei personaggi citati durante la narrazione.

Se aggiungiamo a tutto questo il linguaggio semplice ma preciso – abbiamo visto che usa i termini esatti di cose che oggi non esistono nemmeno più – Raffaello e lo scorpione lucente risulta il regalo perfetto per quest’anno, e mi piace pensare che, quando finalmente i musei riapriranno le porte ai turisti, qualche bambino chiederà ai genitori di essere accompagnato a visitare una galleria, cosa che farebbe bene anche a molti grandi: mi piacerebbe sapere che un bambino insegna ad un adulto quanto possono essere interessanti la lettura e l’arte. I bambini devono divertirsi, e devono anche imparare. Imparare a vivere e come comportarsi con gli altri, cosa che le storie insegnano trattando tematiche come l’amicizia e i buoni sentimenti; imparare la bellezza, la storia e come guardare il mondo che ci circonda. Non è facile trovare una favola come questa, che abbia tutte queste caratteristiche tra le sue pagine. Fare entrambe le cose, imparare e divertirsi, in un solo gesto sarebbe l’ideale, il sogno di ogni bravo insegnante, e se questo è possibile leggendo un libro, allora potremmo avere un adulto migliore.

 

Copertina

 

Lorenza Cingoli e Martina Forti

Raffaello e lo scorpione lucente

illustrazioni di Giacomo Scoppola

Lapis Edizioni, Roma, 2020

  1. 126, euro 8, 99

da anni 8

 

Raffaello Sanzio

Ritratto di Elisabetta Gonzaga

olio su tavola, 1504-05

Galleria degli Uffizi

Firenze