L’arte negli anni della Perestrojka

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A Gradisca una mostra di artisti della breve stagione politica di Mikhajl Gorbaciov

di Walter Chiereghin

 

Quando, il 12 marzo 1985, un dirigente comunista relativamente giovane, Mikhajl Gorbaciov, venne chiamato a dirigere il Partito Comunista e quindi la sconfinata Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, si spezzò la continuità gerontocratica che un postulato non scritto aveva saldamente collocato al vertice del Paese. In conseguenza delle riforme promosse da quel relativamente giovane dirigente, invasero i media di tutto il mondo occidentale due termini russi: glasnost, trasparenza, e perestrojka, ristrutturazione. Quest’ultimo, in particolare, mascherava, sotto una semantica che voleva blandamente riformisti gli interventi voluti da Gorbaciov, un’autentica rivoluzione nel sistema produttivo, economico, politico e sociale dell’URSS, e tale rivoluzione si rivelò di così rilevante portata che il sistema intero non le sopravvisse e collassò in una rapida implosione.

Fu naturalmente un periodo di grandi entusiasmi e di vivide resistenze al cambiamento, che non poteva non avere i suoi risvolti anche in ambito artistico e culturale. Per gettare uno sguardo, ovviamente frammentario ed episodico su quanto in quegli anni – poco prima e poco dopo il lustro in cui durò l’asteroide della dirigenza riformista – l’ERPAC ha voluto presso la Galleria Spazzapan di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) la mostra “Goodbye Perestrojka. Cento opere di artisti dell’ex Unione Sovietica”, che dal 2 dicembre 2017 al 28 gennaio 2018 esibisce un centinaio di opere di artisti dell’ex-Unione Sovietica, in larga misura ucraini, provenienti da collezioni private, una italiana – la più nutrita, collezione Domenico Ripellino della stessa Gradisca d’Isonzo -, un’altra israeliana – collezione Oleg Ulyansky, di Tel Aviv e una terza austriaca – collezione Gerald Klebacz, di Vienna.

Curatore della rassegna è l’artista Vladislav Shabalin, un intellettuale dissidente ucraino, che dal 1988 diresse “Avangard”, un centro espositivo ricavato da un rifugio antiaereo sotterraneo dismesso a Donesk, nell’est dell’Ucraina. Significativamente la mostra si apre con un pannello recante una porta blindata, che schiude al visitatore lo sguardo sulle opere esposte, in una alternanza di stili e di tecniche, dalla preponderante pittura a grafiche, sculture, ceramiche e fotografie, che testimoniano, proprio grazie alla loro eterogeneità, il turbinoso affacciarsi di personalità artistiche finalmente affrancate dal grigio conformismo degli anni di Brežnev. In molti casi. l’attività creativa sembrò saldarsi al periodo che, una settantina di anni prima, era stato quello dell’avanguardia russa che aveva affiancato la presa del potere da parte dei bolscevichi. Ora, trascorso per intero un secolo dalla Rivoluzione d’ottobre, possiamo considerare con accresciuto interesse i fermenti di quel secondo periodo anch’esso in qualche modo rivoluzionario della seconda metà degli anni Ottanta, ancorchè deprivato di ogni intenzione propagandistica e ideologica, ma semmai più incline all’ironia che alla retorica.

La mostra di Gradisca è la prima in Italia sull’argomento, preceduta nel 2009 da una piccola mostra a Venezia, “Back in the Ussr. Gli eredi dell’arte non ufficiale”, nella quale erano presenti diversi autori e opere che animano anche l’esposizione alla Galleria Spazzapan.

Senza la pretesa di essere esaustiva di un periodo storico ben determinato, nell’intervallo compreso tra gli anni – 1983 – che immediatamente precedettero la perestrojka a quelli, fino al 1999, che seguirono quell’esaltante periodo di riforme, considerata anche la sterminata dimensione geografica dell’impero sovietico, la mostra fornisce tuttavia un quadro molto articolato dei fermenti creativi di cui era impregnato quell’effervescente momento culturale, sia per la quantità degli artisti – ventuno in tutto – sia per l’eterogeneità dei generi e degli esiti ai quali essi approdarono in quegli anni.

Oltre allo stesso curatore, Vladislav Shabalin, presente con alcune sue opere generate in due diverse sue stagioni creative, espongono: Angelina Belikova, autrice di fantasie fiabesche squillanti di colore, Sergej Babich, maestro di una fotografia basata su un’attenta strategia scenografica nella predisposizione delle sue nature morte e dei relativi impianti di luci, e inoltre: le composizioni di un paesaggismo visionario di Vladimir Bauer, l’astrattismo di Vladimir Miski-Oglu, le trasfigurazioni ceramiche e la rappresentazione intrisa di un sofferto umanesimo nelle figure di di Vitalij Manuilov, le composizioni sospese tra astrazione e figurazione in Vladimir Kharakoz, i giochi geometrici nelle scene narrate da Sergej Barannik, l’elegante dinamismo nelle composizioni di Ludmila Etenko, le schematiche figure allungate di Oleg Chernykh, le composizioni e i ritratti fortemente ritmati di Tatiana Lysenko, le inquietanti creature cui s’ispira Anatolij Kalchenko, la raffinata astrazione di Viacheslav Grizaj, la memoria delle fiabe nei sogni di Serafim Bocharov, le atmosfere complesse ed oniriche di Genadij Olimpiuk, i richiami a un’aurea tradizione figurativa rielaborata da Vladimir Veltman, l’ironia e la sperimentazione negli assemblaggi di Malkhaz Datukishvili, la narrazione di solitudini esistenziali nelle figure di Konstantin Kosarevskij, le vivaci composizioni ispirate al cubismo di Alexander Bondarenko, le sofferte anatomie di Vitalij Manuilov,il forte dinamismo nelle composizioni astratte di Natalia Maximova.

Come si vede, una stagione, probabilmente irripetibile, di grande vivacità intellettuale e creativa, della quale la mostra di Gradisca offre un saggio che è anche occasione per un viaggio trasognato nello spazio e nel tempo.

Il catalogo della mostra, in versione bilingue italiano/inglese, è pubblicato da Antiga Edizioni.

 

GALLERIA REGIONALE

D’ARTE CONTEMPORANEA

“LUIGI SPAZZAPAN”

GOODBYE PERESTROJKA

Cento opere di artisti

dell’ex-Unione Sovietica

2 dicembre 2017 – 28 gennaio 2018

Orari:

mercoledì – giovedì – venerdì:

15:00–19:00

sabato e domenica:

10:00–13:00 e 14:00-19:00