Riflessioni di un libraio per vocazione

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di Anna Calonico

 

A proposito di libri, si parla sempre di scrittori, di editori, e magari di lettori, ma si dimentica spesso un quarto, fondamentale elemento: il libraio. Tutte le categorie precedenti passano per i librai, eppure il più delle volte vengono lasciati ai margini, come se non fosse anche merito loro se un autore vende qualche copia in più, se un editore è più conosciuto, se un lettore scopre nuove storie letterarie.

Ogni tanto, però, qualcuno della categoria alza la voce per farsi sentire: è il caso di Edoardo Triscoli, che per tutta la vita ha venduto e consigliato libri e che negli ultimi anni ha anche pubblicato una trilogia (Bibliopolis, Pagine di sabbia, Eresie con la casa editrice MSG) che ha avuto un discreto successo. Nel 2018 ha dato alle stampe un quarto libro, un volumetto esile e prezioso che dispensa aneddoti, opinioni, suggerimenti e speranze sui libri e sul mestiere del libraio: Minima Libraria (forse non tutti sanno che…) è una raccolta di brevi riflessioni pubblicate negli anni 90 nell’inserto del Piccolo La Cittadella e riproposte ora, a distanza di vent’anni, esattamente così come erano state scritte.

Non vuole essere un’opera esaustiva sull’argomento, ma solo instillare nelle menti dei lettori qualche riflessione in più, e infatti nella prefazione avverte di non usare l’indice per criticare ma solo per girare le pagine. I ventotto brevi capitoli che compongono Minima libraria, ognuno dei quali ha un titolo emblematico, a volte spiritoso e altre critico, sono infatti un inno alla lettura, una dichiarazione d’amore per il libro, e basterebbero le righe finali di Giudicare un libro dalla copertina per capirlo: Triscoli dichiara di emozionarsi sempre davanti ad una parete di libri, come un bambino in un negozio di giocattoli, o come un attore quando viene alzato il sipario. Oppure la sentenza La libreria come la farmacia: ce ne dovrebbe essere una sempre aperta in ogni posto. (p. 37) Splendide immagini, toccanti per chiunque ami leggere.

Forse non è un caso che il volume cominci con Bambini in libreria, dove non si parla dei danni che in quarant’anni l’autore ha sicuramente visto compiere da qualche ragazzino, ma dell’importanza di portare i giovani in un negozio di libri; in Carta canta accenna brevemente alla storia del materiale che ha fatto del libro l’oggetto che ancora oggi amiamo; Ho scritto t’amo sulla sabbia completa la storia del libro facendo riferimento alla sua forma, e concludendo con una simpatica frecciatina ai non-lettori; Cuba, i sigari e la lettura racconta un singolare aneddoto sui sigari Montecristo portandoci nel mondo dei libri letti ad alta voce in pubblico; Edicole o librerie: guerra o alleanza? riporta delle cifre (ormai datate, ma probabilmente coerenti con l’andamento attuale) sul numero di testi venduti nelle edicole abbinati a quotidiani e riviste rispetto a quelli venduti dai tradizionali punti vendita. Triscoli ci ricorda come ogni generazione di giovani si sia identificata in un libro, divenuto l’emblema di quel momento, ci fa notare come questo mondo basato sulle apparenze coinvolga anche il mercato del libro, adescando il lettore con copertine sapientemente studiate, ci avverte che chi non sa sorridere non dovrebbe aprire un negozio, data la notevole presenza, in ogni campo e anche in libreria, di chi si erge a essere onnisciente.

Sono soltanto i primi capitoli, ma andando avanti con la lettura troviamo ancora tanti spunti interessanti, dati statistici, ironia, frammenti di storia, curiosità del settore, esperienze di vita libraria. Questo volumetto potrebbe essere quasi il Breviario dei lettori: un capitoletto da rileggere ogni tanto, mentre si aspetta, quando si vuole sgombrare la testa da pensieri fastidiosi, nei casi in cui non si sa cosa fare. Forse un pochino scomodo da leggere per via dei margini laterali davvero troppo esigui, ma curato in altre sue parti: dalle calligrafie dell’autore sparse tra i capitoli, che rappresentano la parola libro nelle varie lingue del mondo, alla copertina in bianco e nero, che ci porta indietro nel tempo, sino alla citazione finale di Calvino su Dove si può leggere.

 

Copertina:

Edoardo Triscoli

Minima Libraria

(forse non tutti sanno che…)

Centoparole, Trieste, 2018

  1. 79, euro 9,90