Toccato dal dito di Dio

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Ugo Pierri visto da Anita Pittoni. E viceversa

di Walter Chiereghin

 

Concepito come omaggio per l’ottantesimo compleanno di Ugo Pierri, artista triestino di lungo corso e di fluviale dissacrante inventiva, spartita tra poesia e figurazione (pittore “inediale”, come ama definirsi), ha visto la luce La scala a chiocciola, contenete le lettere che si sono scambiati Pierri e Anita Pittoni tra il 1966 e il 1979, un libro che illumina un rapporto interpersonale, evocando al contempo uno degli ambienti più stimolanti e fecondi della cultura triestina degli anni compresi nell’intervallo temporale considerato. Il titolo di questo carteggio richiama esplicitamente il luogo dov’è nata la singolare amicizia tra i due artisti, la scala a chiocciola che conduce al primo piano dello stabile di Via Cassa di Risparmio numero 1, sede della casa-laboratorio della Pittoni, crocevia obbligato di tanta parte della cultura triestina di quegli anni, e non solo di quelli, se ancora oggi ricorrentemente memorie personali e collettive rievocano i mitici martedì animati da personalità quali Giani Stuparich e Virgilio Giotti, ma anche da tanti altri intellettuali triestini. Tra i più giovani – allora – frequentatori di quella casa vi è chi continua ancora nei nostri giorni a scavare dentro le proprie poetiche, come fanno ad esempio Roberto Pagan, Claudio Grisancich e, appunto, Ugo Pierri.

Le lettere ora raccolte in volume e pubblicate, assieme a versi e disegni, provengono dai faldoni che, nel fondo Pittoni costituito presso la Biblioteca Civica “Attilio Hortis” di Trieste, custodiscono la corrispondenza tra i due, testimonianza di un rapporto curioso tra due personalità diversissime, ma con importanti aree di concordanza, a partire dal senso di autonomia e di indipendenza fieramente difeso e refrattario a ogni tentativo di coercizione, per quanto lieve.

All’inizio del carteggio considerato, con una prima lettera della Pittoni, datata 19 gennaio 1966, la donna si rivolge al giovane amico asserendo di comprenderne alla fine l’insofferenza all’autodisciplina e al rigore, soprattutto lavorativo, e il desiderio di vivere senza impegnarsi in un’attività organizzata e disciplinata da normative rigide. È probabilmente un atto di resa che segue un periodo di incomprensioni e attriti tra i due, posto che la Pittoni avrebbe voluto che Pierri si adoperasse per porre in rilievo i suoi talenti di artista. Del resto, in una poesia in dialetto finora inedita che è premessa al carteggio è lo stesso Pierri a dare ragione di questa sua insofferenza per le mire che la donna nutriva per la sua carriera e “sistemazione” anche economica e dei contrasti che ad essa sono seguiti: “te me volevi ben / te me volevi artista / mi pensavo solo al balon / e no vedevo l’ora de corer / – lughero canterin – / zo per le antiche scale”.

Ad ogni modo, Ugo non metterà mai la testa a posto e Anita non glie lo perdonerà mai del tutto, anche se lo giustifica e ne comprende l’autentica vocazione: “tu sei toccato dal dito di Dio (che è l’arte, la poesia) e tutto quello che ti capita è bene, solo bene”. Da allora rimane una costante nella vita di entrambi un rapporto di serena amicizia che deborda spesso in complicità, nella condivisione di un’ironia fresca ed effervescente di cui testimonia un fitto scambio di lettere, soprattutto nel periodo di degenza di Ugo per un lungo ricovero, ma anche in anni successivi, segnati dal consolidamento del suo rapporto con Teresita, la compagna che tuttora divide la vita con lui e poi ancora dalla nascita della figlia Miriam. Le lettere si impreziosiscono di versi, quelle di Ugo anche di disegni, di colori e l’averle rese pubbliche costituisce un autentico regalo non solo per l’artista ottantenne, ma anche per i molti che continuano ad apprezzare la spigolosità provocatoria del suo agire nella città che lui afferma essere una ridente necropoli.

 

 

copertina:

 

Riccardo Cepach

Flavia Delbello

(a cura di)

La scala a chiocciola

Anita Pittoni – Ugo Pierri

lettere 1966-1979

Battello stampatore, Trieste 2017

  1. 121, euro 12,00