Un’omelia di Jacob Ukmar

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In un saggio di Elena Blancato

di Silva Bon

 

Il piccolo saggio sulle riflessioni di un sacerdote sloveno durante la persecuzione fascista a Trieste rinnova l’incontro con Elena Blancato: lei è autrice di molte opere narrative, che parlano dell’epopea magica favolistica del mondo carsico, più volte riconosciuta con prestigiosi premi letterari, di portata anche nazionale, per un certo valore personalissimo, incantatorio e affabulatore.

Il suo percorso intellettuale la porta ora ad avvicinarsi ad un testo originale, un’omelia di monsignor Jacob Ukmar (Opicina 1878-Trieste 1971) una delle più alte coscienze civili e religiose del mondo sloveno, e precisamente la predica tenuta nella chiesa di Servola il 31 maggio 1931, dal titolo Per una convivenza cristiana dei popoli.

Elena Blancato sostanzialmente prosegue nel suo obiettivo culturale di far conoscere ai triestini, agli italiani, la complessità della cultura e della civiltà slovena: questa è la cifra che contraddistingue tutte le sue ultime produzioni letterarie. È un impegno, il suo, cui va riconosciuto un alto valore umano; esso porta la scrittrice, giunta alla maturità intellettuale, ancora una volta a confrontarsi con una storia complessa, la personalità di un esponente del clero sloveno, che, nel pieno della campagna politica di snazionalizzazione e nazionalizzazione forzata messa in campo dalla dittatura fascista contro le minoranze “allogene” e “alloglotte”, ha il coraggio di dichiarare dal pulpito il diritto degli sloveni a parlare la loro lingua materna: … la prosperità dello stato non si basa sull’unità dell’idioma, ma bensì sulla giustizia che richiede i medesimi diritti ove si portano i medesimi oneri. La migliore garanzia per l’ordine pubblico è la contentezza dei cittadini che si vedono rispettati nei loro diritti naturali …

L’Autrice propone integralmente il testo della coraggiosa omelia, scritta in italiano, tradotta in sloveno appena nel 1954, e pubblicata solo tre volte, da Tomaž Simčič, Jože Pirjevec, Pietro Zovatto; ne è profondamente colpita così per il suo valore storico, come per i contenuti spirituali, universali. Essi parlano di diritti primari inalienabili, ma anche di valori umani fondamentali, come la fratellanza, l’amore per l’Altro, il rispetto del diverso, la necessità del lavoro, la giustezza di equi riconoscimenti economici, la condanna della guerra.

Elena Blancato chiosa il testo di Jakob Ukmar interrompendolo con una lettura critica impegnata e impegnativa che fa ricorso a trasposizioni, salti mentali, filosofici e culturali sorprendenti: cita Hegel, Dante, San Paolo, Hetty Hillesum, Benedetto XVI, gli evangelisti Giovanni e Marco, e in questo modo, ritmando il testo, seleziona i passi più omogenei, i paragrafi di denuncia così politica come religiosa. Seguire gli snodi del pensiero e della sensibilità emotiva e culturale di Elena Blancato, gli accostamenti arditi tra testi tanto lontani tra loro, può costituire una curiosità, un’avventura intellettuale.

Ma il percorso di fascinazione di questa insolita proposta culturale porta anche a confrontarsi con una storicizzazione e contestualizzazione, com’è negli interessi dell’Autrice, che recupera accadimenti, memoria, vicende personali che si situano in un determinato processo sociale, politico, culturale. Infatti l’agile lavoro è ricco di particolari, curato con amore e sapienza nelle sue varie sfaccettature: presenta una prefazione, delle brevi note storiche, una bibliografia, una biografia, molti documenti iconografici che sono il corredo, come tessere di un mosaico, del proposito centrale.

Intanto, ancora una volta, lei ribadisce con forza diritti e valori oggi spesso disattesi, quando in Europa e nel mondo si alzano muri e fili spinati e l’egoismo e la difesa cieca del proprio focolare sembra mettere in discussione la possibilità di dialogo, di tolleranza, di accettazione reciproci, modulati su un respiro più ampio, dove Pace, lavoro e pane siano riconosciuti e condivisi da/con tutti.

 

Elena Blancato

Pace, lavoro e pane

Talos edizioni

Castrolibero (CS), 2016

  1. 48, Euro 8,00