1916…gli occhi su Gorizia

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Studi e testimonianze a cura di Massimo Favento

di Paolo Quazzolo

 

Tra le numerose iniziative che nel corso di questi anni stanno fiorendo attorno all’anniversario della Grande Guerra, particolare interesse desta la recente pubblicazione di un volume a cura di Massimo Favento 1916… Gli occhi su Gorizia! Studi e testimonianze. Pubblicato dall’Associazione “Lumen Harmonicum” all’interno della collana “Profili Musicali”, il libro raccoglie i risultati di una ricerca volta non solo a celebrare il centenario della “Presa di Gorizia”, ma soprattutto a recuperare una serie di documenti, spesso inediti, da fonti italiane, tedesche, slovene ed ungheresi. Il progetto, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, ha permesso di rileggere in modo più ampio la storia delle prime sei battaglie dell’Isonzo, avvenute tra il 1915 e l’agosto del 1916, che trasformarono un territorio da sempre punto d’incontro tra popoli, lingue, culture e tradizioni diverse, in un sanguinosissimo campo di battaglia, dove finirono viceversa per trionfare i nazionalismi italiani, tedeschi e sloveni.

Il volume presenta una serie di fonti di diversa provenienza: musicali, letterarie e teatrali, molte delle quali inedite o tradotte per la prima volta in lingua italiana; si affiancano alcuni contributi critici di Antonio Donato Sciacovelli, Tatjana Rojc, Pier Paolo Sancin e Massimo Favento, cui sono assegnati rispettivamente il Profilo Dantesco e Rivoluzionario (ove si studiano le testimonianze di letterati ungheresi sulla guerra attorno Gorizia), il Profilo letterario (in cui si analizzano le testimonianze di letterati italiani, sloveni, ungheresi e austriaci), il Profilo musicale (dedicato alla ricerca dei numerosi punti di contatto nella opposte culture delle nostre terre) e il Profilo teatrale (che affronta una possibile messinscena delle fonti storiche). Il volume propone una serie di curiosi quanto interessanti documenti rari o inediti. A partire dalla riproduzione del coloratissimo spartito di una raccolta di canti e motivi musicali dal titolo Gloria Viktoria!, stampato a Graz a cura della contessa friulana Maria Pace che in Stiria si era rifugiata dopo aver lasciato frettolosamente la borgata di Tapogliano presso Gorizia. I testi delle canzoni, che furono pubblicati in tedesco, italiano e friulano, rappresentano il curioso quanto ingenuo tentativo, da parte della promotrice, di recuperare in un territorio, allora dilaniato dalla guerra, la pacifica convivenza tra gruppi nazionali ora contrapposti.

Lungo questa linea prosegue la proposta letteraria che pone a confronto le pagine di due romanzi inediti: quello dell’italiano Giuseppe Reina, Il libro di Meni e di Mariutta, e quello dello sconosciuto scrittore austriaco Ivo Volkmar, Marietta. Ein Roman aus Görz. I due romanzi affrontano tematiche molto simili, ma mentre il primo rilegge la guerra attraverso gli occhi di una ragazza friulana, il secondo inquadra il periodo del conflitto e le atrocità belliche attraverso le prospettive del fronte contrapposto. Alle voci dell’ungherese Maté Zalka e dello sloveno Prežihov Voranc sono affidate altre testimonianze belliche qui tradotte per la prima volta.

La parte finale del volume è infine dedicata al teatro, con un testo di Massimo Favento in cui, sulla scorta delle fonti e delle suggestioni contenute nel volume, l’autore vuole rievocare personaggi, situazioni e atmosfere in una sorta di “reportage virtuale”. Un reportage che intende mettere poeticamente a confronto il passato con il presente ma che, allo stesso tempo, mette in guardia il lettore: la frenesia del nostro presente e la troppa superficialità rischiano infatti di rendere difficile la lettura e la comprensione di fatti accaduti cento anni fa, aprendo così la strada a un pericoloso e preoccupante oblio.

Il volume è infine arricchito da una ricca documentazione iconografica del tempo nonché da una serie di disegni di Mauro Zavagno e di Ugo Pierri.