Alle radici di Nicoletta Costa

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In mostra a Muggia i disegni di quando andava al liceo

di Helen Brunner

 

Giovedi 26 maggio 2016, alle ore 18.00, alla JulietRoom, spazio promozionale dell’Associazione Juliet, a Muggia in via Battisti 19/a (Residence Le Dimore), è stata inaugurata la mostra di Nicoletta Costa “Quei magnifici Anni Settanta”.

L’idea di questa mostra è nata durante un incontro svoltosi l’anno scorso tra compagni della III C del “Petrarca”, quella che ha finito nel 1972, frequentata anche da Nicoletta.

La mostra è stata realizzata molto semplicemente: è bastato mettere insieme i disegni fatti in quegli anni di cui ognuno di noi dispone, assemblandoli un po’ per periodo, stile e gusto. Sappiamo anche che in giro ci sono molti altri disegni, tanto da pensare che in futuro si potrebbe organizzare un’altra mostra molto più ampia.

I disegni che sono raccolti sono per la maggior parte degli anni ’70, alcuni anche degli anni ’60 che sono stati nostri anni scolastici e giovanili, anni in cui Nicoletta era agli esordi della sua carriera, quando disegnava a scuola sotto il banco e su tutti i fogli o materiali che trovava. Da qui il titolo della mostra “Quei magnifici Anni Settanta”.

Gli anni Settanta sono stati anni a livello politico e sociale di grandi cambiamenti ai quali molti di noi hanno partecipato anche in prima persona. Di questo si possono cogliere le tracce in alcuni disegni esposti come, per esempio, il ritratto di Che Guevara o il grande quadro beat del 1973.

Sono stati anni certamente anche molto belli, perché eravamo giovani, avevamo la vita davanti, eravamo pieni di sogni, speranze e voglia di cambiare il mondo, ma sono stati anche anni che non sono stati sempre facili perché pieni di conflitti e di contraddizioni. Dico questo per non idealizzare troppo quegli anni.

In quel periodo, disegnare per Nicoletta Costa era non solo una sorta di terapia, come lei stessa dice nell’intervista pubblicata dal Piccolo in occasione di questa mostra, ma anche una ricerca su di sé come si può cogliere nei vari autoritratti presenti.

In questa mostra si vede in embrione tutta la capacità artistica di Nicoletta e come sia proprio a partire da quella sua creatività ribelle e anche per alcuni versi sofferente che nascono la nuvola Olga, la Maestra Margherita, la strega Teodora, il mitico Giulio Coniglio e tutti i personaggi che l’hanno resa famosa. E d’altra parte non potrebbe che essere così.

Se ci si sofferma infatti sui disegni che sono esposti si nota un filo di continuità tra il ieri e l’oggi.   Troviamo quindi anche nei disegni più dark, magari in un angolo che ci guarda sornione, uno dei suoi caratteristici gatti oppure gli uccellini antesignani dell’uccellino Nives   o ancora le sue caratteristiche casette, ma soprattutto quel suo tratto così inconfondibile allora come oggi.

La mostra può essere visitata ogni venerdi e sabato dalle 17.30 alle 19.30, fino al 24 giugno o per appuntamento mandando una e-mail a: nicolettacosta53@gmail.com