Cose di casa e Una camera per due

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di Liliana Bamboschek

 

Al teatro dei Salesiani è iniziata la stagione “A tutto… teatro” 2016-2017 con la compagnia La Barcaccia che ha messo in scena (1-9 ottobre) una commedia di Carlo Fortuna Casi di cose di casa per la regia del figlio Giorgio. Siamo di fronte a uno dei testi più classici e divertenti del buon papà Carlo, una commedia che potremmo definire “familiare” perché si svolge interamente fra le quattro pareti di casa Scassamela dove ne capitano di tutti i colori ai componenti della famiglia. E questo avviene, guardate un po’, a causa… dell’amicizia. Sembrerebbe strano, perfino il proverbio dice “Chi trova un amico, trova un tesoro” ma questo non è sempre vero e, nel caso di Leopoldo Scassamela, incontrare Alfredo Bentivolio che gli giura amicizia e gratitudine eterne e, per il grande affetto, non vuole allontanarsi mai più dalla sua casa, rappresenta un grosso problema. Come difendersi dagli assalti imprevedibili di un bene tanto invadente, dalla smania continua di un amico che cerca in ogni modo di rendersi utile anzi indispensabile arrivando all’assurdo di augurargli un male per poi poterlo aiutare nella disgrazia? La vicenda naturalmente coinvolge a poco a poco tutti i familiari di Leopoldo, moglie, figlia e perfino la cameriera mentre si creano situazioni sempre più paradossali in quella casa. Con l’intenzione ormai esplicita d’essere considerato un benefattore, Bentivolio provoca un disastro dopo l’altro alla sua vittima e, quando cerca di rimediare, riesce solo a peggiorare la situazione. Così lo scompiglio cresce fino a raggiungere la sua apoteosi nel finale…

Gli attori, sorretti da una perspicace regia, mantengono un buon ritmo nella recitazione colorando i personaggi con toni caricaturali e farseschi. Nei panni dei due protagonisti Ciro Della Gatta (Scassamela) e Matteo Bertuzzi (Bentivolio); Nicoletta Destradi e Esther Bianco sono rispettivamente moglie e figlia del malcapitato. Divertente la coppia della servetta (Elisa Prelz) col marito segreto (Paolo Bertuzzi); impagabile il contadino (Claudio Piuca).

La compagnia Quei de Scala Santa ha inaugurato la 32° stagione dell’Armonia al teatro Silvio Pellico con la commedia Una camera per due di Marisa Gregori e Adriana Ravalico tratta da un lavoro di Fritz Wempner (14-23 ottobre) per la regia della stessa Ravalico. Una trama ben congegnata che propone situazioni intriganti e la trasposizione in dialetto triestino risulta scorrevole e spiritosa. Una coppia di pensionati si vede costretta ad affittare una stanza del proprio appartamento per sbarcare il lunario, data l’esiguità dei redditi comuni. Lui (Willy Piccini) vorrebbe trovare una donna come inquilina, la moglie (Silvia Grezzi) preferirebbe avere in casa un uomo e così si accordano, all’insaputa uno dell’altro, lui con una ragazza, Laura (Chiara Donati) e lei con un giovanotto Piero (Walter Lonzar). Così i due si trovano, senza saperlo, a dividere la stessa camera che la giovane occupa solo di notte e il ragazzo solo di giorno poiché svolge un lavoro notturno. Una situazione molto complessa che i due pensionati riescono per un periodo a gestire con fatica e difficoltà, ma confortati dal doppio guadagno. A complicare il tutto entrano a un certo punto la madre della giovane (Paola Ravalico) e il padre del giovanotto (Ezio Filippo Alaba) ma non solo, a creare nuovi guai ci si mettono pure i vicini di casa e una signora gelosissima che, guarda caso, è la moglie del datore di lavoro di Laura (Maria Teresa Celani). Così fatalmente i due giovani un bel giorno s’incontrano, si piacciono… e il destino risolverà d’incanto i pasticci creati dagli uomini… Il bello della commedia sta proprio in questo continuo rincorrersi senza trovarsi; così mentre uno entra dalla porta, l’altro è già scomparso dall’altra e la comicità si genera dalle situazioni più che dalle battute. La regia ha saputo mantenere i tempi giusti mentre gli attori rispondono con destrezza ai propri compiti dando un vivace colorito ai personaggi. In complesso uno spettacolo sciolto e divertente.