Eresie a Montecodice

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di Anna Calonico

 

Eravamo immersi in una lettura avvincente che faceva sembrare anche noi gente da biblioteca dei provetti giramondo dalla vita colma di peripezie: ci eravamo addentrati in grotte e cunicoli, avevamo attraversato deserti, e una volta tornati alla normalità il nostro giovane amico Ernesto stava giocando con uno smartphone nuovo, perché il suo cellulare era stato perso nelle mirabolanti avventure sotterranee con il suo capo, il libraio/Indiana Jones Mandrali. L’ultimo paragrafo, però, non era un addio, ma anticipava un nuovo capitolo: Eresie.

Proprio così si intitola, infatti, il terzo volume della serie Bibliopolis di Edoardo Triscoli, iniziata nel 2014 con l’omonimo primo romanzo che presentava i due eroi, il saggio ex guerrigliero Leonardo Mandrali, proprietario di una fornitissima libreria a Montecodice, paesino immaginario a due passi da una più concreta Trieste, ed Ernesto, impulsiva e volenterosa spalla destra di Mandrali, genio del computer, impertinente chiacchierone oltre che brillante e devoto assistente. Le vicende dei due colti avventurieri sono proseguite nel 2015 con Pagine di sabbia, in cui i protagonisti sono stati ancora una volta costretti a destreggiarsi tra verità e menzogna, tra paura e coraggio, tra spietati uomini di malaffare e fedeli, rassicuranti buoni amici. Infine è arrivato Eresie, che prende il titolo dalla manifestazione sui libri antichi organizzata annualmente da Bibliopolis, e, come i precedenti episodi, inserisce nella narrazione piccole gemme di cultura sui libri antichi, sulla loro manutenzione, e anche sulla Trieste sotterranea. Come gli altri due volumi, anche Eresie presenta, all’inizio di ogni capitolo, una citazione che in qualche modo anticipa e commenta le pagine che ci stiamo accingendo a leggere: Forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell’ascoltarla: con un titolo simile era naturale trovare Giordano Bruno, ma anche il lettore resta stupito nello scoprire l’ospite d’eccezione della kermesse di Montecodice. Venite a rubare in casa nostra e fate passare al nostro pitbull i momenti più belli della sua vita: il pitbull, naturalmente, è il comandante Mandrali, furioso per il preziosissimo furto, e il capitolo annuncia che la caccia è aperta, si entra nel vivo della complessa storia. Era un uomo colto, anche se mai sul fatto ci ripresenta il viscido bibliofilo esoterico Corvino, di nuovo, artefice e complice di alcuni imprevisti della narrazione.

C’è un po’ di tutto in questo romanzo, e il genere thriller è ben mescolato a quello d’avventura, i riferimenti del lettore sono gli stessi delle volte precedenti, da Il nome della rosa a Il codice Da Vinci, strizzando l’occhio a Sherlock Holmes e a chissà quanti altri testi più o meno impressi nell’immaginario comune. Anche questa volta non mancano i misteri, qualche brivido, qualche risata. Addirittura scappa una lacrimuccia, anche se i lettori accaniti fremono di eccitazione per gli ennesimi richiami dotti: Solo due perfetti idioti si scambiavano dialoghi letterari nell’imminenza della morte. Ma forse era proprio quello il senso dei libri e della letteratura, un antidoto alle brutture della realtà, l’idea di un mondo migliore sognato dai migliori. È questo che sono i libri: portatori di storie e di emozioni, e Triscoli, “felice libraio” da 42 anni, lo sa bene e lo dimostra, ci porta con lui sopra e sotto la città di Trieste; ci porta in Campo de’ Fiori davanti al rogo di Giordano Bruno; alla scoperta di una perduta libreria antica difesa da trabocchetti e simboli; perfino in un cimitero, in una giornata di pioggia; e tra le pagine antiche di libri divorati da bestioline di cui ci spiega nomi e abitudini.

Ma davvero sarà l’ultimo capitolo di Ernesto e Leonardo? I lettori si sono ormai affezionati a questo carismatico duo, e i libri sono così pieni di misteri da risolvere, di nuove avventure…come si può mettere la parola fine?

 

Copertina:

 

Edoardo Triscoli

Eresie.

Trieste, i libri e le verità nascoste

Mgs Press, Trieste 2017

  1. 252, € 18,00