Giudicati dagli animali

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di Anna Calonico

Alla fine del lungo lockdown, quando si usciva per le prime volte quasi con timore, guardandosi in giro per cercare di scoprire i segni di un mondo cambiato, nelle vetrine delle librerie è apparso un libro con una bella copertina e una fascetta rossa che ammoniva «Ho il sospetto che questo libro sia un capolavoro» a nome di Michele Serra. Si tratta di L’assemblea degli animali. Una favola selvaggia scritto da un autore, o autrice che si presenta misteriosamente con il nome di Filelfo.

Di lui/lei si sa soltanto che è nato in Grecia in una famiglia di origini italiane, che ha vissuto in Madagascar, e che attualmente vive e lavora come insegnante nei dintorni di Roma.

Per quanto riguarda il libro, si capisce già dal titolo che si tratta di una favola e i personaggi, gli animali, sono dotati di parola come in tutte, o quasi, le favole. La trama è semplice: stanchi di tanti, tantissimi soprusi e crudeltà che nei secoli l’essere umano ha inferto, e continua ad infliggere agli animali, questi ultimi decretano di deporre momentaneamente le leggi della natura che li vede divisi in carnefici e vittime, e di riunirsi tutti quanti in assemblea per capire se è possibile mettere fine a questa aberrante situazione ed eventualmente scegliere in quale modo.

Così, animali differenti si alternano nella discussione: dall’ape regina all’aquila, dal leone al topo. Intervengono la balena, il cane, il koala, testimone e suo malgrado tristemente tenue difensore della cattiveria e della stoltezza umana.

La parte più drammatica è proprio l’intervento del koala a cui, non a caso, è dedicato il libro. La bestiola parla dei terribili incendi australiani e ricorda quando, uscito sfinito ma vivo dal rogo della sua casa, e dopo aver attraversato l’enorme distesa carbonizzata passando tra i cadaveri, è stato soccorso proprio da un uomo che gli ha offerto dell’acqua: «I miei amici, un milione, dicono un miliardo in pochi giorni, tutti morti per mano degli uomini. E io qui vivo grazie ad uno di loro. Capite? Capite? – la voce del koala si ruppe definitivamente in uno scroscio di lacrime, e con un ultimo rantolo quasi incomprensibile: mi hanno tolto tutto, anche l’odio» (p.26).

Descrivendo un libro non è il caso di fare menzione alle pagine finali, ma è importante dire che, tra le tante brutalità di cui di parla c’è anche il covid, la pandemia mondiale che ha colpito gli esseri umani e ha regalato una breve tregua alla natura, ma che è comunque una conseguenza diretta delle tante colpe umane.

Nel complesso, la favola è piacevole, ma lo stile è a volte un po’ ridondante, e le numerose metafore, per non parlare delle mille citazioni più o meno esplicite, rendono la lettura un po’ pesante. Non è propriamente uno stile semplice, anche se si propone come libro sia per adulti che per ragazzi, proprio perché l’erudizione dell’autore si ritrova anche, e soprattutto, in citazioni “velate”, magari soltanto con l’uso di una parola. Ci sono termini usati nella Bibbia o da Spinoza, parole latine, “frecciate” a testi classici e persino alla filmologia, come quando si parla della gatta sull’albero, con un sorriso così grande che sembrava quasi un sorriso senza gatto.

Questo testo è stato adottato in molte scuole, certamente per la morale suggerita, dovremmo smetterla di sfruttare gli animali e dare pace ad una natura martoriata; e per i molti spunti di riflessione: per esempio, è estremamente eloquente l’intervento del cane, che, aspramente dibattuto tra la fedeltà a colui che gli porta cibo e coccole e l’astio per i suoi simili che abbandonano i cani, che li tengono legati a catena e li picchiano o li fanno combattere tra loro, o addirittura li seviziano nei laboratori, riesce ad esprimersi con una sola parola: “Bau».

Anche la LAV, Lega AntiVivisezione, ha scelto L’assemblea degli animali come un testo di cui parlare nel suo sito, e l’autore è stato intervistato dal presidente, Gianluca Felicetti, che in una delle domande lo definisce un “libro di speranza fin dalla dedica Ad Ash, il primo koala nato dopo il Grande Incendio australiano, il 26 maggio 2020, dalle ceneri di milioni di animali”.

Per concludere, si può dire che per un amante dell’ambiente e delle sue creature si tratta sicuramente di un libro da leggere, ma alcuni lettori potrebbero rimanere un po’ delusi. A rincuorarli ci sono sicuramente le splendide immagini di Riccardo Mannelli, che a volte occupano l’intera pagina e a volte soltanto una parte, ma sempre attirano l’attenzione e l’ammirazione di chi sfoglia il volume.

Fidelfo

L’assemblea degli animali

Una favola selvaggia

illustrazioni di Riccardo Mannelli

Einaudi, Torino 2021

pp. 176, euro 15,00