I dettagli di Enzo Valentinuz

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di Margherita Reguitti

 

“Dettagli” è il titolo della personale di Enzo Valentinuz allestita negli spazi del Palazzo del Consiglio Regionale a Trieste. Una scelta di opere e un allestimento che chiedono sia attenzione al particolare nella lettura, sia tempo per leggerli e interiorizzarli. Cifre che sono il segno distintivo e la sintesi concettuale del pensiero creativo dell’artista di Romans d’Isonzo, il medium e il collante delle tante cellule di unicità che rendono la sua opera originale e irripetibile. “Dettagli” che suggeriscono una visione da vicino dell’opera, punto di osservazione e godimento contrapposto, non meno importante, rispetto a una prospettiva d’insieme nello spazio contenitore della mostra.

Dopo le ultime personali allestite ai Musei Provinciali di Gorizia e al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, questo progetto, realizzato in uno dei luoghi più importanti della gestione della res pubblica regionale, propone un allestimento nuovo, costruito su un doppio binario di ricerca. Da una parte il tema della memoria storica di queste terre, materia viva, elaborata e interiorizzata fino a diventare materia pittorica. Le pietre del Carso, raccolte dall’artista, divengono colore e forma nei dipinti, mosaici e bassorilievi. Dall’altra il possibile dialogo e scambio estetico-compositivo fra le opere e gli spazi dove vengono esposte. Quest’ultima relazione connotata dal rispetto da parte dell’artista dell’anima dei luoghi, una summa di caratteristiche architettoniche, giochi di luce, volumi dell’edificio destinato a diventare “contenitore” temporaneo d’arte.

Dalla frequentazione con questi spazi non anonimi, ma anzi ben caratterizzati, e dall’incontro con il pubblico è nata l’esigenza personale e artistica di dedicare tempo ed energia alla lettura dei particolari compositivi del suo racconto creativo. Un concetto che è stato anche la linea editoriale del catalogo pubblicato per l’occasione con progetto grafico e corredo fotografico di Alessio Buldrin.

Presenti nel percorso espositivo, nello spazio antistante l’aula del Consiglio regionale e negli spazi attigui, i cicli fondamentali dell’attività di Enzo Valentinuz dal 2012 a oggi; Arazzi Carsici, composizioni di schegge naturali o intrise di colore su campitura monocroma blu, Giardini carsici, dominati dall’energia di pigmenti su pietre sovrapposte e intrecciate. Accanto si incontrano Carsiane, connotate da maggiori rigori geometrici e da volumi tridimensionali, fino alle opere più recenti come L’equilibrista e Il gallo arruffato, improntate ad un linguaggio vicino al figurativo, reso in modo estremamente originale e libero. In Frammenti di intonaco e Scatola di colori l’esuberanza, anche giocosa, dell’artista trova una sintesi compositiva rigorosa, a stigmatizzare il possibile medium di opposti nell’atto creativo. Quasi una ricerca di ordine accanto all’esplosione emotiva di bellezza e memoria, percepite e interpretate nel rapporto con il territorio e le sue suggestioni. Dunque un percorso esaustivo dell’attività di un artista che riassume pittura e composizione musiva e sempre di più viene riconosciuto, in Italia e all’estero, cantore del Carso, della sua materia e storia, bellezza e mistero, ma anche sapiente interprete della tecnica pittorica antica e importante del graffito su malte colorate, in esposizione rappresentata da un’unica ma significativa opera dal titolo “Trincee”.

La mostra resterà aperta fino al 13 aprile con ingresso libero, da lunedì a giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30, il venerdì fino alle 13.30.