Il fotografo delle “stelle”

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Addio a Ron Galella “paparazzo” originario di Muro Lucano

di Michele De Luca

 

«Non ho mai guardato nell’obiettivo. Ho sempre scattato fissando la mia preda. A raffica, come un pazzo per riuscire a catturare la normalità, una smorfia spontanea, un gesto che smonta la presunta perfezione della loro immagine prefabbricata». Sono parole di Ron Galella (Ronald Edward Galella) nato a New York il 10 gennaio 1931 ma originario di Muro Lucano in provincia di Potenza (dove era nato il padre Vincenzo, ebanista), che nel 2009 gli ha conferito la cittadinanza onoraria; sua madre era figlia di immigrati provenienti da Benevento. Il “paparazzo” più famoso del mondo, considerato “pioniere” del genere, è scomparso il 30 aprile scorso a Monteville nel New Jersey; rimane famoso in particolare per aver immortalato numerose celebrità nei loro momenti intimi e le sue foto sono comparse su molteplici testate giornalistiche. Per la sua attività si è guadagnato numerose polemiche ed è stato attaccato da alcuni vip, sia legalmente che fisicamente. Va ricordato che quello dei “paparazzi” di “felliniana” memoria, che Gisèle Freund definì “una nuova razza di fotografi”, è stato un fenomeno di invenzione tutta italiana e soprattutto romana della storia della fotografia a cavallo tra i ’50 e ’60; il loro fu uno sforzo di verità in quanto le loro foto appagavano la curiosità e anche il gusto scandalistico dell’Italietta del “boom”, alimentavano la “mitologia” di quella società, ma nello stesso tempo erano cariche di una potente forza demitizzatrice.

La mostra propone un percorso nella memoria di un’epoca, con icone universali del cinema, dell’arte, della musica, della cultura pop e del costume, e si snoderà attraverso sale tematiche, accogliendo anche un estratto di Smash His Camera di Leon Gast, il documentario sulla lunga carriera di Galella premiato al Sundance Film Festival del 2010. Le sue immagini ci portano indietro ad un tempo che non esiste più, nel quale le star entravano nelle nostre case soprattutto attraverso le pagine dei settimanali di costume e scandalistici, le copertine dei dischi, i poster e le locandine dei film. Questo succedeva anche grazie ai paparazzi e, in particolare, a Ron, che con le sue fotografie ci ha permesso di vedere le “stelle” più da vicino.

Nel corso della sua carriera ha ricevuto alcuni soprannomi, Newsweek lo ha definito “Paparazzo Extraordinaire” mentre Time e Vanity Fair gli hanno dato l’appellativo di “Godfather of U.S. paparazzi culture”. In quaranta e più anni di carriera, ha scattato più di 3.000.000 di fotografie a personaggi dello star system.

La passione per la fotografia nasce in lui durante il servizio militare, mentre era impegnato con l’esercito degli Stati Uniti durante la guerra di Corea e nel 1958 frequenta la Art Center College of Design di Los Angeles, conseguendo la laurea in fotogiornalismo. Galella diventa ben presto noto per il suo approccio fotografico, ritraendo personalità illustri al di fuori dei riflettori, rischiando persino la sua incolumità. Alcune delle tante celebrità da lui fotografate sono Jacqueline Kennedy Onassis, Frank Sinatra, John Lennon, Liz Taylor, Elvis Presley, Robert Redford, Marlon Brando, Arnold Schwarzenegger, Cher, Michael Jackson, Robert De Niro, Mick Jagger, Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Anna Magnani e Roberto Benigni.

Le sue fotografie sono apparse sulle più famose testate giornalistiche come Time, Harper’s Bazaar, Vogue, Vanity Fair, Rolling Stone, The New Yorker, The New York Times, Life, ed esposte nei musei di tutto il mondo.

A causa delle sue “paparazzate”, ha avuto diverse dispute con alcuni vip, in certi casi finite in tribunale. Una delle sue “vittime” più note è stata Jacqueline Kennedy Onassis, la quale, a seguito dei continui pedinamenti del paparazzo, ha instaurato con lui una lunga battaglia legale; dopo il processo tenutosi nel 1972, Galella venne obbligato a mantenere da lei una distanza di 50 piedi (15 metri circa). Il 12 giugno 1973, Marlon Brando colpì Galella con un pugno in faccia vicino ad un ristorante nel quartiere di Chinatown, fracassandogli la mascella rotta; dopo l’aggressione, Galella citò Brando in giudizio, ottenendone  un risarcimento di 40.000 dollari. Subì poi un’altra aggressione da parte delle guardie del corpo di Richard Burton, perdendo un dente. Un altro bersaglio fu per l’attore Sean Penn, che, infastidito dal reporter, gli sputò in faccia. Galella subì un’altra aggressione da parte delle guardie del corpo di Richard Burton, perdendo un dente, e intentò una causa contro l’attore che però si rivelò senza successo. Glenn O’Brien, redattore di riviste comeInterview e Art in America, lo definì: «Accanito, coraggioso, umano. Un brillante realista capace di rappresentare fedelmente il mondo». E nonostante le innumerevoli critiche e denunce, Andy Warhol ha disse di lui: «Una buona foto deve ritrarre una persona famosa mentre fa qualcosa di non famoso. Il suo essere nel posto giusto al momento sbagliato. Ecco perché il mio fotografo preferito è Ron Galella».

Oltre all’attività di paparazzo, Galella fu autore di diversi libri. Negli ultimi anni della sua carriera, si dedicò a scattare foto in diversi eventi mondani.

 

Michael Jackson e Madonna

West Hollywood, California

25 marzo1991