In fine di stagione

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di Liliana Bamboschek

 

La stagione teatrale si è conclusa al Silvio Pellico con lo spettacolo Stupendo (6-15 aprile) interpretato dalla Compagnia dell’Armonia per la regia di Riccardo Fortuna. Sei attori scelti fra gli Amici di San Giovanni, gli Ex Allievi del Toti e Il Gabbiano hanno dato vita a una pièce originale, in stile grottesco, che ha fortemente suggestionato il pubblico. Il protagonista Aldo, una facoltoso imprenditore (Paolo Dalfovo), a causa di un contrattempo viene invitato a passare la notte in casa di un giudice in pensione e si trova a partecipare a una strana cena in cui sono presenti, oltre al Giudice (Roberto Tramontini), un Pubblico Ministero (Chino Turco), un Avvocato difensore (Monica Parmeggiani), un Personaggio misterioso e non meglio qualificato (Roberto Creso) e la Cameriera (Anny Noventa). Durante la serata si svolgerà un processo in cui si passerà al vaglio la vita e il comportamento del protagonista che sembra celare qualche lato oscuro. Il gioco all’inizio pare divertente ma durante l’interrogatorio affiorano colpe e gravi responsabilità morali che l’uomo cerca di negare dichiarandosi innocente. La requisitoria si fa sempre più stretta e alla fine l’uomo viene condannato a morte dai presenti. Allora il riso si trasforma in angoscia, i toni della commedia si tingono di noir e il pubblico stesso alla fine ne rimane alquanto scosso.

La suggestione di un lavoro del genere si fonda, soprattutto, sulla bravura degli attori e del regista e dobbiamo dire che in questo caso la Compagnia dell’Armonia ha saputo offrire una prova di recitazione davvero convincente riuscendo a creare una suspence perfetta.

La rassegna “A tutto… teatro” della Barcaccia ai Salesiani si è chiusa con due spettacoli brillanti di pretto stampo triestino: a salire sul palcoscenico per prima (7-15 aprile) la valorosa compagnia “Noi e po’ bon” dell’Astra che festeggia vent’anni di attività. Questi simpaticissimi e versatili attori hanno dato vita con brio alla sprizzante commedia Orco tron… ‘sto strucolo de pomi xe ‘ssai bon, testo e regia di Giorgio Fortuna. Due giovani si amano ma sentono un forte disagio per la diversità sociale delle rispettive famiglie: il padre di lui è un facoltoso imprenditore mentre lei si vergogna del proprio papà, semplice autista d’autobus. Nascono così incomprensioni e bugie che, a un certo punto, rischiano di mandare all’aria il matrimonio. Ma alla fine i contrasti si ricompongono e, gustando tutti insieme uno “strucolo de pomi” casalingo, si vedrà ritornare la pace e l’allegria familiare.

Il gran finale della stagione teatrale era affidato anche quest’anno, meritatamente, a La Barcaccia Giovani. Il gruppo di ragazzi fra i 14 e i 26 anni rappresenta, infatti, il futuro della compagnia, hanno respirato fin da piccoli la polvere del palcoscenico e sono mossi da vero impegno e passione. Guidati dalla regista Esther Bianco, loro coetanea, hanno saputo organizzare in piena autonomia lo spettacolo Le baruffe muiesane di Nicoletta Destradi, ispirate alle celebri “chiozzotte” di goldoniana memoria. Qui molti particolari spiritosi come i soprannomi delle persone sono squisitamente triestini e ci riportano alla tradizione dialettale nostrana. Un caloroso applauso va a tutti gli interpreti che hanno saputo affrontare con disinvoltura e spirito questa impegnativa avventura teatrale.