L’orbace di Dante

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di Francesco Carbone

 

Per avere opinioni chiare e concise su Dante, è importante non leggerlo. È così che si mantengono ricordi perfetti delle cose che non si conoscono. Bastano e avanzano le uggiose vaghe memorie scolastiche, meglio se velate da decenni in cui s’è fatto tutt’altro. Qui Dante diventa chiarissimo. Giorgio Manganelli suggeriva di essere sbarazzini: di leggere la Commedia come La Gazzetta dello sport, di corsa, capendo e stracapendo al volo: mica dobbiamo sapere vita morte e miracoli del terzino destro della Salernitana per cogliere il succo della cronaca della partita. Giusto. Ma è già uno zelo esagerato.

E dunque, tutti a commentare l’ultima del ministro della cultura Sangiuliano, che ha detto solo che Dante era di destra. Capirai. È l’invenzione dell’uovo sodo. Per gli occhialuti critici del ministro: intanto non è vero che Destra e Sinistra sono idee anacronistiche che non c’erano al tempo di Dante. Da trasecolare: destra nella Commedia è la parte giusta, buttarsi a sinistra, come Totò, è finire sempre dal lato sbagliato. L’Inferno lo si scende svoltando sempre a sinistra; e così si può incappare solo nel diavolo. Risalendo poi a riveder le stelle, al massimo Dante ne troverà cinque, e, invece di Catone, Conte.

Il Purgatorio si sale andando sempre a destra: e si trova Beatrice. Beatrice è figura (naturalmente nel senso di Auerbach) della Meloni, e infatti viene subito chiamata, al maschile, «l’ammiraglio» (Purg XXX 58).

E poi Dante dice chiaro chiaro fascio. Quando s’aggrappa a Virgilio mentre vengono calati sul ghiaccio della Giudecca, mica scrive che Virgilio l’abbraccia, ma che «fece sì ch’un fascio era elli e io» (Inf, XXXI 135). Se fanno un fascio, allora – scusate, ma è filologia – sono due fascisti. E fin qui non ci piove.

E gli extracomunitari? Li trovavi già un metro oltre le vecchie mura, e puzzavano (Par. XVI, 55); i pisani, comprese nonne e nipoti, se l’ingoiasse tutti l’Arno (Inf. XXXIII, 82-84). E quel Maometto aperto come un pollo (Inf. XXVIII)? Cose da leccarsi i baffi: quante ne saprebbero del Dante di destra, quelli di destra, se lo leggessero…

A essere un po’ sottili, sarebbe solo da capire in quale destra il destro Dante stia: intanto non gli piacevano le donne scollacciate. Col vecchio amico di bisbocce Forese Donati commenta acido il vizio delle fiorentine di farsi vedere «con le poppe il petto» (Purg. XXIII 104). Sarebbe dunque da bruciare la tettopoli di Mediaset, e la Rai che le va dietro.

E amen?

Magari. Si può sospettare che il destrificato Dante sia un fascista primigenio, nel senso di fedele all’esagerato programma del 1919 (che voleva scavalcare a sinistra i socialisti). Molto più delle poppe al vento gli stavano sugli zebedei i ricchi, non parliamo poi dei banchieri (Inf. XVII). E cosa farne di quella lupa sempre avida di profitti che non rilascia mai una ricevuta (Inf. I, 50-51)? Si dirà che si nasce incendiari e si muore senatori, come quelli di La Russa. Ma Dante preferì accattonare.

Si sa che gli estremisti si toccano, si piacciono e poi combinano guai: trovava simpaticissimo Francesco d’Assisi, un comunista che imponeva ai suoi di non toccare il denaro neppure con le pinze e che sposò la Povertà, che nessuno se la pigliava prima né se la prese poi (Par. XI). Peggio: tutti fanno finta di non notare il vizio del poeta d’infilare uno dietro l’altro, come un corteo di supposte, i papi del Due-Trecento nello stesso buco dei simoniaci (Inf. XIX). In vista delle elezioni, e ce ne sono di continuo, sarà poi, da mettere da parte il Dante che manda tutti, ma proprio tutti, ai «privadi» (gabinetti) per far «parte per sé stesso», come Di Maio.

Quanto al futuro, resti chiaro che Petrarca è un moroteo (quelle incomprensibili convergenze parallele con Laura) e Machiavelli, con la sua dittatura del principato, è un trotzkista. Quanto all’emiliano Ariosto, è da capire se sia un bonacciniano o già del Terzo Polo, dato che gli piace tanto vedere il mondo dalla luna arrivandoci a cavallo di animali inesistenti.

 

1.

Gennaro Sangiuliano

ministro della cultura