PAOLO CACCIA DOMINIONI A BRUXELLES

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PDCDopo il successo ottenuto in prestigiose sedi istituzionali a Gorizia, Trieste e in Friuli Venezia Giulia e l’inaugurazione all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles alla presenza dell’ambasciatore d’Italia, la mostra “Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra”, ideata e curata dall’arch. Marianna Accerboni, prosegue fino a fine anno all’Ufficio di collegamento della Regione FVG della capitale belga con un focus interamente dedicato alla Grande Guerra, intitolato Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte dell’Isonzo. La guerra in diretta: in mostra una ventina di tempere disegnate nel 1917 in diretta dalle trincee dal grande architetto-artista-scrittore e soldato, che le aveva donate ai Musei Provinciali di Gorizia, da cui provengono. Il vernissage è stato preceduto da una Tavola rotonda, svoltasi all’Ambasciata di Slovenia alla presenza dell’ambasciatore sloveno a Bruxelles, Matjaž Šinkovec, cui hanno partecipato Flavio Tossi, presidente dell’Associazione Giuliani nel Mondo di Bruxelles, Marco Mondini dell’Università di Padova e Emmanuel Debruyne dell’ Université Catholique de Louvain, volta a mettere in parallelo il fronte dell’Isonzo e quello belga (Yser, Ypres), che rappresenta uno dei fili conduttori della rassegna.

Dal 3 al 17 dicembre, per sottolineare il rapporto tra l’immaginario bellico di un secolo fa, impersonato da Caccia Dominioni, e quello contemporaneo e poiché l’esposizione è particolarmente dedicata ai giovani, sia come fruitori che come attori, un’altra mostra, intitolata Cent’anni dopo, proporrà a Bruxelles alla Maison de la Jeunesse di Woluwe-St. Lambert opere di giovani artisti triestini, del Friuli Venezia Giulia, austriaci e sloveni sul tema della Grande Guerra, suscitando e sollecitando, mediante tale confronto artistico, anche una riflessione etica e sociale su un tema così doloroso.

Nel 2016, sempre nell’ambito della mostra su Caccia Dominioni, la Biblioteca Statale Isontina di Gorizia e una prestigiosa sede istituzionale di Trieste ospiteranno un’esposizione di opere di giovani artisti belgi dedicata al tema del 1° conflitto mondiale.

L’auspicio del progetto è che, dal confronto intellettuale, artistico e culturale tra le giovani generazioni di vari paesi europei, contrapposti cent’anni fa nella Grande Guerra sul fronte delle Fiandre e dell’Yser e su quello dell’Isonzo, possa consolidarsi, attraverso l’arte, una coesione e una corrispondenza di sentimenti e d’intenti, volte consapevolmente alla pace, all’amicizia e all’interscambio tra i popoli.

Il progetto espositivo riscopre e svela il poliedrico e straordinario percorso creativo e di vita di Paolo Caccia Dominioni, passato in particolare alla storia per le sue affascinanti cronache dal fronte del 1° e 2° conflitto mondiale e di altre guerre, condotte sul filo della pittura e della scrittura, e per aver progettato e realizzato per il governo italiano il Sacrario di El Alamein (Africa settentrionale), dove riposano le spoglie di oltre 5200 soldati, riesumate dal deserto egiziano, a rischio della vita, dallo stesso Dominioni e dai suoi, per cui l’architetto fu insignito della medaglia d’oro al valore dell’esercito alla memoria dal presidente Ciampi.

La rassegna, è organizzata dall’Associazione Giuliani nel Mondo di Trieste e di Bruxelles in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura della capitale belga e

 

con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e rientra nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale.