Un libro per 50 film

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di Anna Calonico

 

«Se esistesse ancora un me dodicenne, e se qualcuno mi donasse una lista di 50 film da guardare, lo troverei il regalo più bello del mondo» (p.9).

Condivido in pieno le parole iniziali della prefazione di Giuseppe Tornatore al volume 50 film per diventare grandi, quindi è con grande gioia che mi accingo a parlarvene.

Il cinema è milioni di storie che escono dal buio, come sogni, per riempirci di emozioni, e chi può parlarcene meglio del regista di quel capolavoro che è Nuovo Cinema Paradiso?

Va detto che questo volume non è scritto interamente da Tornatore: i testi sono di Miralda Colombo ed è illustrato da Andrè Ducci, e non è semplicemente una lista di film: per quella è sufficiente un qualsiasi canale digitale, anche se il risultato credo sarebbe meno soddisfacente. Ai 50 titoli che Tornatore suggerisce si aggiungono, oltre ovviamente alle trame, alcuni indicazioni basilari per aiutarci nella scelta e alcune curiosità su regista, storia, dietro le quinte… Senza contare che per ogni film vengono suggeriti altri titoli che trattano lo stesso argomento o sono dello stesso regista: insomma, alla fine le pellicole suggerite sono ben più di 50!

Le mie parole suonano inutili per chi ha già letto la prefazione, perché Tornatore spiega benissimo le sue scelte, fornendo motivazioni più tecniche sulla fotografia o sulla colonna sonora, o sul montaggio, e altre, più semplici come ad esempio come è stato trattato il tema principale, la bontà della storia, la credibilità dei personaggi; infine, ed è la parte migliore, i motivi personali ed emozionali.

Quando parla de Il monello di Charlie Chaplin, ad esempio, spiega subito che si tratta di un film che non può mancare in nessuna lista perché è un caposaldo della storia del cinema, ma aggiunge che può essere un’opera interessante per i ragazzi perché, non avendo l’audio, può «sollecitare la propria intelligenza e il proprio patrimonio interpretativo ed emotivo più di quanto accada allo spettatore di un film sonoro».

Infine, la parte più intima della scelta: «E pensare che è stato girato un secolo fa». Una frase semplicissima, che svela chiaramente la stima e l’ammirazione che prova il regista per questo capolavoro.

È grazie a queste poche parole, insieme a «Il personaggio del bambino è indimenticabile, ha nutrito l’affetto, la simpatia e la solidarietà di generazioni e generazioni di spettatori» (p.13) che sono andata a rivedermi, tra i primi, proprio Il monello.

Molti titoli sono stati citati per piacere ai ragazzi ed andare incontro alla loro volontà (e difficoltà) di seguire sogni e aspirazioni (esempi lampanti sono Billy Elliot e Whiplash), altri sono, invece, per citare ancora le parole della prefazione, degli “azzardi”, come Il buono, il brutto, il cattivo: «Credo che anche titoli che esulano dal territorio delimitato dai canoni educativi siano necessari alla nostra lista. In fondo un film è un film e basta, non dobbiamo sempre attribuire al cinema finalità moraleggianti o formative» (pp.19-20) e «L’importante è che cinema e libri riescano ad aprire le nostre menti e i nostri cuori. Che sappiano sollecitare la nostra intelligenza e la nostra capacità di emozionarci. Più semplice di così» (p.20).

Appunto: meglio di come l’ha detto Tornatore non si può dire: il cinema è prima di tutto bellezza, emozione, evasione. E non ha importanza se il biondo, Tuco e Sentenza non danno vita ad una storia educativamente eccelsa: il western di Morricone è un capolavoro che va visto, che riporta agli antichi giochi di pistoleri e cowboy senza scadere nel puro gioco.

Il risultato è imperdibile, un libro gioco da avere sempre a portata di mano e da consultare quando arriva sera, e quanto riportato sul retro di copertina non tradisce le aspettative: «A cosa serve il cinema? A divertirsi, viaggiare nel tempo, emozionarsi. Non solo. I film mostrano tante vite possibili. […] una valigia di sogni da portare con sé per diventare grandi (e, all’occorrenza, tornare piccoli) e scoprire retroscena, curiosità, trucchi di regia dei grandi capolavori del cinema. E ora, buio in sala, che la magia abbia inizio…».

 

 

Giuseppe Tornatore

50 film per diventare grandi

Feltrinelli, 2021

pp.223, euro 19