Una piattaforma web per la macchina dei sogni

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Intervista a Francesca Novati

 

Seduti nella platea di una sala teatrale o cinematografica, è difficile che si rifletta sull’organizzazione di quanto ci viene proposto sul palcoscenico o sullo schermo, tanto più difficile quanto più risulta coinvolgente lo spettacolo che ci viene presentato, che si tratti di un concerto, di un film, di un’opera lirica, di un balletto. Eppure, solo a pensarci un attimo, si comprende agevolmente che lo spettacolo cui assistiamo è il prodotto di un impegno collettivo cui concorrono molteplici professionalità anche assai differenziate tra loro, distanti per le competenze e le abilità che sono chiamate a mettere in campo per il conseguimento di un obiettivo comune.

Mettere insieme in maniera coordinata ed armonica singoli operatori o talvolta imprese articolate nella loro organizzazione interna non è mai cosa semplice, per di più resa ulteriormente complicata dall’assenza di albi professionali specifici e di una banca dati dedicata al settore, contrasta con l’esigenza, per chi ha la responsabilità dell’organizzazione dello spettacolo, di lavorare con ritmi molto serrati perché dalla compressione dei tempi di realizzazione può dipendere la sostenibilità economica di un progetto.

Da questi presupposti, ben noti a chi si occupa della materia e – dall’altro lato – dalla volontà di contenere gli effetti negativi di una precarietà che in questo settore più ancora che in altri rende incerta agli operatori la possibilità di programmare la propria attività è nata l’esigenza di trovare un’organizzazione che limiti incertezze, tempi lunghi e disagi, offrendosi come supporto agile e completo per la realizzazione di diverse tipologie di spettacoli.

Principalmente da tali considerazioni è nata una piattaforma web all’interno di un progetto, Scenico, che agisce come una comunità di professionisti ed imprese che, a livello nazionale, favorisce l’incontro di domanda e offerta per tutta la filiera del mondo dello spettacolo, mettendo in rete e in collegamento fra loro tutti gli artisti e gli operatori del mondo dello spettacolo.

Abbiamo rivolto a Francesca Novati, operatrice triestina da anni impegnata nel mondo del Teatro con significative esperienze maturate in tale settore in Italia e all’estero, tra gli ideatori dell’iniziativa, alcune domande per capire la novità dello strumento appena creato.

Da quando è attivo sul web il progetto Scenico?

Da pochi giorni, da quando cioè è stato reso disponibile l’accesso al portale www.scenico.it a chi intende registrarsi, e quindi a professionisti e aziende del settore, enti pubblici e privati, agenzie, associazioni, scuole e cooperative.

Come ti è venuto in mente di imbarcarti in questo progetto?

Parlandone con due altri colleghi, Carlo Pediani e Gianluca Carozza, entrambi provenienti come me dal settore dei servizi allo spettacolo, con i quali ho formato un team di collaboratori che hanno contribuito a loro volta con ideee e sulla base delle loro esperienze professionali allo sviluppo di questa piattaforma, la prima in Italia così completa, che si qualifica come punto d’incontro tra tutte le professionalità che operano in questo particolare ramo d’attività.

Qual è il concetto che sta alla base del vostro impegno?

Direi la semplificazione. Agevolare nella maniera più elementare l’incontro tra chi cerca e chi si offre. Questo deriva dalla definizione classica del mercato, che altro non è se non il luogo dell’incontro tra domanda e offerta. Oggi, quel luogo, per essere efficace e quanto più possibile esteso non può prescindere dall’uso di tecnologie relativamente nuove, in particolare dal web, che si propone come intermediatore neutrale e come ideale ambito d’incontro tra bisogni convergenti. Mentre ti rispondo, mi rendo conto che la cosa è in effetti assai meno complessa delle parole necessarie per spiegarla…

Quanto rimane complesso, invece, è l’allestimento di uno spettacolo, che richiede il contemporaneo utilizzo (e spesso la collaborazione) di una pluralità di soggetti ciascuno dei quali è essenziale per la riuscita di quanto si intende mettere in scena.

Non c’è dubbio, ma il nostro obiettivo è quello di fornire lo strumento più agile e flessibile per selezionare, da parte di chi ha l’onere di organizzare l’evento, quanto di meglio è disponibile in un determinato momento tra le varie professionalità o strumenti materiali necessari alla sua realizzazione.

L’accesso al sito www.scenico.it è consentito a tutti?

Sì, ma è necessario registrarsi e pagare una piccola quota annua d’iscrizione, che è quanto ci consente di sostenere le spese di gestione del sito e di miglioramento costante della sua efficacia come strumento di ricerca e di informazione. Naturalmente, in questa prima fase e fino a giugno 2017, è anche possibile effettuare un’iscrizione a titolo gratuito per consentire a tutti di vagliare le opportunità che intendiamo offrire agli utenti.

Tra queste, immagino che la principale sia costituita da una maggiore visibilità, soprattutto per fornitori di beni o servizi di modeste dimensioni.

Certo, ma non solo per essi. Uno strumento di questo genere e di questa portata consente di fatto di annullare le distanze, e di rivolgersi quindi a un ambito almeno nazionale anche per realtà che, per una pluralità di ragioni, si vedevano costrette finora ad operare all’interno di un ambito territoriale ristretto. Al di là di ciò, il proporsi a un mercato virtualmente privo di limiti costituisce un’opportunità formidabile di ridurre la precarietà del proprio lavoro, tanto per chi si colloca su tale mercato per proporsi come fornitore, quanto per chi, al contrario, si affaccia ad esso per reperire in tempi e con modalità semplificate i beni e i servizi dei quali sente la necessità.